Ninna Nanna Salata
Performance di Francesca Lolli e Vittorio M. Bianchi, 2013
Camera Alex Ciuffreda
Curatrice Caterina Molteni
“La performance riprende un modello già proposto dagli artisti nella loro ultima collaborazione: uno spazio sonoro ideato da Vittorio M. Bianchi ospita il corpo di Francesca Lolli. Cambia il tema, prima legato alla formazione di identità da corpi neutri (Io non sono qui, 2013), ora diventa l’identità di genere, la sua classificazione nell’ordine sociale, l’impossibilità di allontanarsene, quella traccia per natura indelebile.
Un filo rosso viene utilizzato da Francesca Lolli come simbolo dell’identità femminile: un rimando fisico e culturale ai riti di passaggio legati all’entrata nella pubertà per mezzo del ciclo mestruale, un legame invece iconografico alle tradizionali narrazioni sul destino luoghi di tessitori, fili e tagli improvvisi. Per sfondo risuona l’audio di Vittorio M. Bianchi che racconta dell’infanzia e la sua neutralità solo apparente, una composizione di suoni che stimolano i ricordi sul tempo della nostra vita”.
Caterina Molteni
Info: www.francescalolli.it
FRANCESCA LOLLI
Tutta la mia ricerca si può racchiudere in un’unica parola: urgenza. E’ l’urgenza che porta alla comunicazione, ed il mezzo che ho scelto per fare ciò è quello che mi è più congeniale: il video. Attraverso di esso cerco di essere veicolo di emozioni, cerco di condurre lo spettatore alla meta da me prefissata, filtrata dalle sue esperienze di vita. In fondo, ognuno vede sempre solo ciò che vuole, ciò che più desidera o teme. Io cerco soltanto di guardare attraverso la camera, di sublimare con e attraverso essa la mia visione della vita e del mondo che mi circonda e possiede. E’ lei che mi protegge ed allo stesso tempo mi spoglia, rendendo evidenti i miei pregi e i miei fin troppi difetti.
In fondo “la vita è colpa dell’arte” (Pierre Restany).