Nutrire il Pianeta è un’arte?!
“Il tema per l’EXPO 2015 (“Nutrire il pianeta, energia per la vita”) pone l’attenzione sul problema della produzione e distribuzione, disomogenee entrambe, del cibo sul pianeta. Quando si parla di alimentazione, le parole qualità e quantità sono spesso intrinseche, così come cibo e salute”.
Ha preso le mosse da queste considerazioni la manifestazione How much? And what? che si è tenuta a Milano in ottobre a cura dell’Associazione culturale Anonimartisti, mettendo in mostra e in scena molteplici interpretazioni artistiche del tema dell’alimentazione.
I quattordici artisti coinvolti si sono chiesti “di cosa parliamo quando trattiamo l’argomento alimentazione? Di cosa abbiamo realmente bisogno per sostenerci? Il cibo è un argomento che ci riguarda in molti modi. Cosa ci serve davvero, eliminando gli sprechi?”.
Le risposte sono state quasi sempre critiche, sancendo un approccio affatto ottimista dell’arte verso il rutilante mondo della gastronomia: “Quantità/How much, proprietà di tutto ciò che può essere misurato, definito nelle sue dimensioni; numero, mole. L’ammontare di una risorsa. Quantità di cibo come disponibilità e specchio del benessere di una società. Poco per tanti, tanto per pochi”.
“Qualità/What, caratteristiche intrinseche di una cosa, che ne determina le peculiarità, la distingue dalle altre e risponde alle aspettative dell’utilizzatore. Qualità per l’industria del cibo è la standardizzazione del prodotto che deve essere sempre uguale a se stesso”.
A sdrammatizzare i toni di alcune installazioni hanno contribuito degustazioni, concerti e laboratori, ma rimane vivida la visione dissacrante e a volte perfino apocalittica delle opere in mostra, come potrete verificare in questi appunti visivi.
Le opere in mostra sono state firmate da Gianluca Quaglia, Matteo Suffritti, B-Maui, Lele De Bonis, Drunkenrabbit, Francesca Lolli, Alessandro Minoggi, Marcella Savino, MimiArtDesign, Strangeman, Alan Zeni, Manu Zuccarotta, Mattia Barf Carne, Lisa Alonzo.
Abbiamo approfondito la tematica con i curatori dell’iniziativa, Gianluca Quaglia e Matteo Suffritti.