Orange Spritz Bar, Milano riparte con entusiasmo dalla fantasia del buon bere
I segnali sono importanti e quindi è particolarmente significativo in un momento come questo che si celebri la nascita di un nuovo format di mixologism nel cuore della Milano un tempo definita “da bere” e oggi unica metropoli italiana davvero internazionale e pienamente sintonizzata sul presente in tumultuoso divenire: è dunque un simbolo di ottimismo, voglia di vivere e buon gusto l’apertura di Orange Spritz Bar in via Tadino 4 a Porta Venezia, nel cuore scintillante della città meneghina.
Un locale che riesce nell’impresa impossibile di vantare subito un primato di novità nella città più ricca di proposte legate agli spirit in Italia, trattandosi della prima spritzeria del capoluogo lombardo.
Un’apertura che sta già facendo molto rumore e immediatamente baciata dal successo, inevitabilmente verrebbe da dire considerando la sua originalità, la collocazione nel “centro di uno dei quartieri più cool d’Italia”, il perfetto bilanciamento tra “omaggio alla tradizione e uno sguardo alle tendenze di oggi”, senza dimenticare la capacità d’attrazione di “nuovi sapori e mille colori da condividere”.
Solida la partenza dallo spritz essendo “il cocktail simbolo degli aperitivi italiani”, qui esaltato dall’idea esplosiva di declinarlo in ben 16 diverse tipologie, proponendo vari formati che accostano mirabilmente i liquori classici alle bollicine del Prosecco, creando un autentico Made in Italy da gustare in forma liquida.
C’è tanto lavoro concettuale dietro tale proposta, insieme a un notevole talento sorretto da coraggio creativo nell’individuare abbinamenti organolettici fantasiosi quanto efficaci. Ogni spritz infatti “viene impreziosito da una particolare guarnizione e da diversi gusti di soda: c’è il Laguna Blu con il curaçao, il Pinky con il liquore al passion fruit, il Milano con il Cynar, il China Mon Amour con il China Martini e tanti altri da scoprire”, aggiungendo la possibilità “di assembrare sempre nuovi spritz su richiesta dei clienti”.
Il locale però non dimentica la gioia dell’inclusività e così allarga le opzioni oltre gli spritz, servendo pure i cocktail tradizionali in maniera tale da soddisfare tutti i gusti, compreso quello dello stare insieme, anche perché con grande gesto di civiltà qui è possibile ordinare lo spritz in diversi formati partendo da appena 3.50 Euro.
Per mangiare qualcosa invece ci pensa la cucina interna predisposta per preparare cibo espresso goloso ma non impegnativo, sfornando al momento piadine, toast e pizze cotte in forno su pietra refrattaria.
Un progetto di questa elevatissima qualità non poteva che avere dietro delle intelligenze eccellenti come quelle di Filippo Bosio e Marina de Bertoldi: lui, dopo un passato che lo ha visto giornalista, poi impegnato nel commerciale e nel retail, nonché socio di Angelo Moratti per la catena di paninerie gourmet De Santis, attualmente è amministratore delegato di un’importante gruppo del mondo finanziario, mentre nell’avventura qui narrata ricopre il ruolo di CEO; lei, ideatrice e socia dell’Orange Spritz Bar, è nipote di Elio Fiorucci e gestisce il marchio di famiglia LoveTherapy creato proprio dallo zio nel 2003.
Tra i soci fondatori c’è anche una star dei media italiani, Riccardo Vitanza, il più importante addetto alla comunicazione del mondo dello spettacolo italiano, titolare della storica Parole & Dintorni, leader assoluta nel settore musicale, dove cura l’ufficio stampa di artisti quali Ligabue, Francesco De Gregori, Zucchero, Claudio Baglioni, Gianna Nannini, Emma e tantissimi altri, ma anche di enti e prestigiose aziende come Sony Music Italy, Edizioni Curci, Arena di Verona, Nazionale Cantanti e ancora della rassegna La Milanesiana, del Concerto del Primo Maggio a Roma e della Partita del Cuore.
Altro socio, il noto giornalista Andrea Tornago.
E’ Bosio a illustrare il locale come “dominato da una vetrata circondata da led arancioni che fa da contraltare a un bancone stile anni ’80”, con “un soffitto cosparso di piccole lampade rossastre che ricordano la forma del bicchiere che si usa per lo spritz”, applicando un’estetica memore del glamour dei discoclub degli anni ’80. L’ispirazione per ciò che viene servito al bancone invece è arrivata dalle origini austriache del padre veneto appassionato di liquori.
La sensibilità dei due titolari si nota dai particolari: sul piano artistico dalla “cler”, poiché la saracinesca del posto “presenta un graffito originale ad opera dei writers Alberto Tornago & Federico Pastore”, mentre su quello dell’attenzione alla sostenibilità si segnala per l’invito alla sua clientela a rispettare l’ambiente con il semplice ma utile gesto di non abbandonare i bicchieri nelle strade, infatti “coloro che riportano al bancone il bicchiere che hanno usato per l’asporto ricevono uno sconto sulla consumazione seguente”.
Nato come reazione alla pandemia e dal desiderio di offrire quell’allegria tanto richiesta dalle persone in questo momento, il format Orange Spritz Bar contiene già in sé le caratteristiche perfette per essere tradotto in franchising, un modo per “portare questa idea in altri luoghi simbolo della movida milanese, in altre città italiane e perché no, in tutto il mondo!”.
Info: [email protected]
https://www.instagram.com/orange_spritz_bar/?hl=it