Palazzo San Sebastiano a Mantova, museo emblematico di una civiltà
Si trova sulla via di collegamento tra Palazzo Ducale e Palazzo Te, come se fosse destinato anche topograficamente a farsi sintesi onnicomprensiva dell’identità culturale di un’intera città: non è quindi un caso che Palazzo San Sebastiano, in Largo XXIV Maggio 12 a Mantova, nel 2005 sia stato scelto quale sede del Museo della Città.
Il Palazzo è stato edificato da Francesco II Gonzaga, per accogliere le opere di Andrea Mantegna ma anche “gli svaghi del principe”. Seguono vicende travagliate, tra momenti di splendore e declino.
La sensibilità recente ha condotto a opere di restauro che hanno riparato i danni dell’abbandono e dell’usura, riportando alla luce le decorazioni rinascimentali di Palazzo San Sebastiano e i suoi pregi architettonici.
Da qui la scelta di farlo diventare sede del Museo della Città.
Il percorso espositivo conta più di cento opere e narra i momenti storici assurti a emblema della civiltà mantovana. Il racconto si dipana attraverso “moderne postazioni multimediali” che “permettono di approfondire la contestualizzazione urbanistica ed artistica delle opere, per una completa comprensione del legame tra Museo e territorio”.
Il patrimonio artistico viene valorizzato attraverso le Collezioni Civiche, accanto alle quali si trova il Centro Studi e Documentazione che “permette al pubblico di accedere a tutte le informazioni raccolte sulle diverse collezioni comunali ospitate nel Museo della Città così come in altre sedi museali cittadine”.
In esposizione, materiale archeologico, epigrafico, numismatico, risorgimentale, ma anche dipinti, sculture e “una straordinaria collezione statuaria greco-romana e rinascimentale”.
Si tratta in particolare di “busti e rilievi antichi e rinascimentali, raffinati reperti architettonici provenienti dai principali monumenti e edifici privati della città e dei suoi dintorni, dipinti di epoca quattrocentesca e cinquecentesca, affreschi staccati di scuola mantegnesca, stemmi araldici della famiglia Gonzaga e delle famiglie mantovane”.
Viene descritto anche l’intimo “rapporto tra la città e l’acqua, il gusto per l’antico e per il collezionismo, la città del principe, il sistema araldico delle famiglie mantovane, la cultura di Mantova in età moderna”.
Al termine della visita si ha la sensazione di essere intrisi di secoli di Storia di una città che a questo punto ci appare familiare, pur rimanendo intatto il fascino della sua monumentale Bellezza.
Info: www.museodellacitta.mn.it