Pera Signora della Valle del Sinni, tutta la dolcezza della Basilicata
E’ uno dei frutti più dolci che esistano sulla faccia della Terra: la Pera Signora della Valle del Sinni è un miracolo del gusto radicato nel Metapontino, in un’area della Basilicata ad alta vocazione agricola che comprende i comuni di Nova Siri, Rotondella, Valsinni, San Giorgio, Tursi e Colobraro, tutti nella provincia di Matera.
Da queste parti la coltivazione delle pere è attestata dal ’700, tanto da averne caratterizzato perfino il paesaggio. E’ una delle ragioni che hanno spinto Slow Food ad avere attribuito il Presidio alla pera “più interessante e diffusa nella zona della Val Sinni”, la Signora o Signura, “delicata nel profumo e nella consistenza, da mangiare al momento della raccolta oppure ottima per la trasformazione in sciroppati, marmellate ed essiccata”.
Il frutto fresco si offre docile a ogni morso, sprigionando un tasso zuccherino elevatissimo e un insieme di sfumature aromatiche che sono un tripudio per il palato.
Eccezionale la sua resa in forma di confettura, dove minima è ovviamente l’aggiunta dello zucchero: la pulizia e naturalezza dei sentori sono pura poesia.
Nella zona di produzione viene impiegata anche in prodotti da forno, come biscotti di vari tipi.
La tutela di Slow Food è anche una reazione alla scomparsa delle pere dal Metapontino seguita alla modernizzazione delle colture: “solo nelle aree marginali, meno interessate da questi fenomeni e dove gli agricoltori e pastori hanno continuato a innestare i peri selvatici con gli ecotipi locali, la pera Signora e le altre varietà non si sono perdute” spiegano, così “oggi un Presidio vuole tutelare gli alberi rimasti sul territorio e promuovere l’avvio di nuove coltivazioni di pera Signora, per dare reddito all’agricoltura locale attraverso la valorizzazione della produzione tradizionale e dei suoi trasformati”.
Abbiamo chiesto a Concetta La Rocca di raccontarci questa meraviglia.
Info: www.fondazioneslowfood.com