Perché andare al Vinitaly? Per un formaggio!… La guida per i golosi
La vera ragione per andare al Vinitaly che apre domani a Verona? Un formaggio. Sì, un formaggio di duecento anni fa. Scomparso per lustri e riportato in vita dalla competenza e determinazione di Silvia Tropea Montagnosi, coltissima e appassionata studiosa della gastronomia eroicamente impegnata per tutelare la memoria del cibo.
Questa volta ha recuperato avventurosamente un documento dell’800 che riporta la ricetta di un formaggio dalla lavorazione “pazzesca” che si faceva in Val di Scalve, pieno di spezie e ingredienti segreti, probabilmente frutto della dominazione veneziana.
Silvia ha messo in piedi il processo che ha portato nuovamente alla sua produzione: presentazione ufficiale da domani a mercoledì al Palaexpo del Vinitaly, nello Stand B8-C8-D8 del Consorzio Tutela Valcalepio, dove si potranno degustare anche magnifici salumi e formaggi bergamaschi, mentre ogni giorno un diverso ristorante del territorio orobico proporrà piatti caldi imperdibili, tutto sotto l’egida del marchio “Bergamo città… dei Mille sapori”. Un modo magnifico per apprezzare i vini della Valcalepio con l’attenzione che meritano (www.valcalepio.org).
Sempre dentro la Fiera i gourmet potranno provare La Grande Cucina di Vinitaly, tra le cui proposte svetta il Self Service d’Autore curato dagli chef italiani dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe, al 1° Piano della Galleria dei Signori (Pad. 11-12).
In città invece da ieri impazza Vinitaly and The City che fino a lunedì proporrà dalle 18.00 alle 23.00 un itinerario con duecento vini e specialità tradizionali tra Piazza dei Signori, Cortile del Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale.
A cena però è d’obbligo l’Osteria Verona Antica (www.osteriaveronaantica.it), una delle più straordinarie d’Italia: lì, in via Sottoriva 10, chiedete di Davide Veneri e fatevi guidare tra le squisitezze dei Monti Lessini, con quelle antiche ricette del veronese che ormai soltanto qui si possono assaggiare. Farete uno dei viaggi più emozionanti della vostra vita, senza alzarvi da tavola.