Perché la carne uruguayana è così buona? Ecco il segreto…
L’occasione per scoprire le ragioni del mito della bontà della carne uruguayana è stata offerta nel 2015 dall’ Expo con il ristorante del padiglione dell’Uruguay che ha proposto alcuni dei tagli più buoni del mondo.
All’Uruguay Natural Parrilla Gourmet c’erano anche altre proposte, come empanadas, formaggi fusi alla griglia, salsicce e insalate, ma una volta entrati in confidenza con i ragazzi del servizio (i migliori di Expo), sono stati loro stessi a suggerirci di andare direttamente alle tre portate di carne, due delle quali imperdibili.
Il Medaglione di Filetto (36 Euro) è un soffio carnoso da gustare al sangue, masticandolo con calma, per godere ogni stilla dei suoi succhi.
Ma il capolavoro è l’Entrecôte senza osso (32 Euro): ha un’esuberante marezzatura, con rivoli di grasso che innervano la ricca texture della carne, rendendo ogni morso un’esplosione di dolcezza animale.
Inebriati da tanta bontà, ci si chiede quale sia il segreto di una carne così buona. In parte la risposta arriva dagli addetti del ristorante, impegnati nella spiegazione delle peculiarità delle carni uruguayane.
Abbiate cura di irrorare le carni con un filo di olio d’oliva uruguayano La Repisada, blend intenso di cultivar di origine spagnola e italiana come Picual, Arbequina, Coratina e Frantoio: accompagna i sapori senza coprirli, aggiungendo però un pizzico di golosità.
Entrambi i piatti sono serviti con la classica mezza patata, sormontata da salsa chimichurri, qui in versione ingentilita rispetto a quella originale dal forte sentore di aglio.
Da provare poi la specialità Boniatos glaseados (5 Euro), patata dolce con chimichurri e miele, su polvere di paprika e zucchero: squisitezza da divorare con tutta la buccia, dalle nuance che ricordano la zucca violina.
Obbligatorio accompagnare il pasto con vino rosso, con scelta sicura sul Tannat, vitigno francese che in Uruguay ha trovato la sua terra di elezione: nel locale chiedete dell’esperto Alessio Niccoli per guidarvi tra le poche ma ottime bottiglie in carta. Noi abbiamo scelto l’Atlántico sur Reserve 2011 (28 Euro), perché fa solo acciaio, lasciando così libero e prepotente il frutto al naso che si traduce in un sorso dolceamaro perfetto sulla carne parillada.
Qui abbiamo mangiato una delle migliori carni della vostra vita.
Il Padiglione dell’Uruguay è stato come il suo ristorante: poche proposte, ma ben focalizzate sulle peculiarità nazionali.
E’ stato incentrato su gallerie fotografiche e video, come quello che vi proponiamo qui di seguito.