Phil Stern. Sicily 1943: la guerra e l’anima riemergono dal passato
Lo sbarco degli alleati che segnò l’inizio della fine della Seconda Guerra Mondiale è un tema ancora molto sentito in Sicilia, tanto che dopo avere prodotto uno splendido museo alle Ciminiere di Catania è stato anche il tema di una bellissima mostra fotografica, Phil Stern. Sicily 1943.
Il curatore è Ezio Costanzo, giornalista con la vocazione dello storico, già protagonista dell’allestimento del citato museo catanese. Durante le sue indagini per ricostruire una fase così cruciale della nostra storia, si è imbattuto in una vicenda dimenticata, la presenza in Sicilia in quei giorni del grande fotografo statunitense Phil Stern, scomparso alla fine del 2014.
Allora giovanissimo e, è il caso di dirlo, alle prime armi, Stern era al seguito dei soldati durante lo sbarco in Sicilia del 1943, per documentarne le azioni con il suo obiettivo.
La fama di Stern in seguito si sarebbe alimentata con i suoi ritratti dei divi di Hollywood, tanto da porre in un ripostiglio della memoria la sua esperienza di cronista bellico.
L’ha tirata fuori un reporter di rango come Costanzo che, scoperta la vicenda, ha contattato il grande fotografo per dare vita a un’importante mostra che sta girando l’Italia.
“Settanta immagini scattate dall’americano, oggi 94enne, durante la sua permanenza in Sicilia nell’estate del 1943 al seguito delle truppe americane” informa il comunicato dell’esposizione, spiegando che la mostra fotografica “è di notevole interesse sia per l’aspetto artistico-fotografico, sia per quello storico: dagli scatti di Stern, infatti, emerge con forza la rilevante capacità di restituzione di una parte di memoria altrimenti destinata all’oblio”.
Ezio Costanzo è pure un regista, quindi è stato inevitabile che realizzasse anche un documentario su questa esperienza, Phil Stern. Sicilia 1943, la guerra e l’anima, scritto da lui e diretto con Filippo Arlotta, una produzione che vede insieme Le Nove Muse Editrice con Credito Siciliano e Credito Valtellinese.
Sono quarantanove minuti che raccontano il ritorno nel 2013 del fotografo ormai anziano sui luoghi in cui da giovanissimo scattò le immagini in mostra, “dodici giorni durante i quali ha rivisitato i luoghi che lo videro protagonista durante la guerra”.
E’ proprio Ezio Costanzo a raccontarci questa preziosa operazione di recupero della memoria storica e artistica.
Info: www.eziocostanzo.blogspot.it, www.creval.it