Podere Fortuna, dal Mugello la sfida vinta di un elegantissimo Pinot Nero toscano
Trovarsi su una terra di antica tradizione agricola medicea e decidere per primo nel territorio di rivolgersi invece al re dei vitigni internazionali può rasentare l’azzardo, ma il Podere Fortuna con capacità e determinazione ha avuto ragione e dopo oltre vent’anni di lavoro il suo angolo di Toscana avviluppato dai rilievi del Mugello è diventato sinonimo di grandissime versioni di Pinot Nero.
La cantina si trova a nord della regione, ai piedi dell’Appennino tosco-emiliano, nel territorio di Scarperia e San Piero, una zona collinare a 25 chilometri a nord di Firenze, attorniato da un grande anfiteatro naturale.
E’ stato proprio tale terroir a spingere quest’azienda nata nel 2001 a produrre Pinot Nero, perché tale “vitigno particolare e di produzione complicata, trova in questo territorio il microclima ideale per la sua maturazione, grazie specialmente all’importante escursione termica giorno-notte che si verifica durante il periodo estivo”.
Naturalmente l’operazione ha richiesto anche tanto lavoro: “nel corso degli anni l’attenzione alla qualità e al controllo di ogni singolo aspetto produttivo sono diventati aspetti fondamentali della nostra produzione, dalla cernita degli acini in vendemmia alla volontà di utilizzare il meno possibile tecniche di filtrazione e chiarifica al fine di preservare la tipica eleganza e l’espressività del Pinot Nero”.
Così oggi la maggior parte dei 6 ettari piantati a vigneto da Podere Fortuna sono di Pinot Nero, con una piccola parte dedicata allo Chardonnay, tutto seguendo i principi del regime biologico.
Il lavoro in vigna viene concretizzato poi in un’antica cantina medicea che è stata strutturata “per avere un controllo della qualità continuativo ed efficiente”.
“In seguito alla raccolta e alla ricezione delle uve i grappoli vengono controllati scrupolosamente su due tavoli di cernita, per poi procedere con il controllo degli acini dopo la diraspatura” spiegano dall’azienda, “questa fase per noi rappresenta uno dei punti più importanti al fine di assicurare sempre un’elevata qualità del prodotto finito: tutti i nostri Pinot fermentano in tini di legno troncoconici con temperatura controllata; le fermentazioni durano dai 18 ai 25 giorni e sono condotte da lieviti naturali”.
Dopo la fermentazione tutti i vini affinano in barriques di rovere francese di media tostatura, dove “per i rossi il periodo di riposo in barriques è circa 12 mesi, mentre per il bianco sono circa 3 mesi. Dopo l’affinamento in legno tutti i nostri vini riposano in cemento per circa 6 mesi, pratica che permette al vino di chiarificarsi naturalmente evitando così la filtrazione; una volta imbottigliati i nostri rossi riposano dai 6 ai 24 mesi prima di poter uscire sul mercato, accorgimento che consente una naturale evoluzione in bottiglia dovuta al fatto che utilizziamo tappi di sughero naturale”.
A tutto questo va aggiunto il fascino di lavorare “su terreni un tempo appartenuti a Lorenzo il magnifico”, sotto la cura della famiglia Lowenstein che dal 2018 gestisce il podere.
Ed eccolo il Pinot Nero di Podere Fortuna, in tre declinazioni.
Vigneto di Coldaia è un tripudio di frutti rossi già al naso, concretizzandosi al palato in lampone, ciliegia, fragola, ribes rosso, con venature di cioccolato al latte, cannella e pepe bianco.
Semplicemente irresistibile, di infinita eleganza.
Vigneto di Fortuni si fa notare subito per il corpo possente che non intacca la facilità di beva, distinguendosi olfattivamente per note erbacee balsamiche con screziature di tabacco, portando in bocca visciola, fragolina di bosco, mirtillo, carruba, cacao e prugna essiccata.
Ci tiene a fare avvertire tutta la sua importanza.
Autentico capolavoro il Pinot Nero del Selezione MCDLXV con quel bouquet che conduce a un trionfo di selva con note speziate di cardamomo, incantando il gusto con gelso nero, sorbo, melagrana e una deliziosa spinta acida con i connotati organolettici dell’olivello spinoso.
Setoso, carezzevole, tannico il giusto, reso goloso da un’elegante acidità, mostra con raffinatezza la sua straordinaria imponenza.
Il bianco della casa è il Greto alla Macchia, uno Chardonnay in purezza che ai descrittori consueti associa intriganti note di pasticceria, sviluppando invece in chiave fruttata in bocca con mela, pera, melone, banana e un delizioso accenno di camomilla.
Beva formidabile.
A fornirci ulteriori dettagli di questa produzione di pregio è Alessio Calerini nel video che segue.
Info: https://www.poderefortuna.eu/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/podere-fortuna/