Podere La Villa, grandi vini toscani tra nobile eredità e forti sentimenti
La dimostrazione di come l’anima di un progetto vitivinicolo possa essere, sinceramente e senza alcuna retorica, l’amore, quello con la a maiuscola che lega un padre alla figlia, una moglie al marito, una madre ai propri figli, una famiglia a una regione superlativa per storia e tradizione come la Toscana…
… su queste fondamenta sentimentali Podere La Villa con la guida di Ilaria Tachis basa l’impegno quotidiano attuale e costruisce la sua concreta ipotesi di futuro nella cantina di San Casciano in Val di Pesa in provincia di Firenze, all’insegna di un nome capace di rappresentare una pietra angolare nell’enologia come quello di Giacomo Tachis, padre di Ilaria.
Ci troviamo nelle colline del Chianti Classico, tra i 250 e i 350 metri sul livello del mare, in una “splendida valle toscana, più precisamente chiantigiana, dove il contrasto tra il paesaggio collinare talvolta dolce, talvolta aspro, porta alla mente i dipinti del Rinascimento di maestri come Leonardo da Vinci o Benozzo Gozzoli”, in una posizione molto strategica, “a soli 18 km a sud-ovest di Firenze e a circa 40 km da Siena”, dove la terra viene lavorata secondo “tecniche di agricoltura sostenibile e biologica per rispettare e preservare il più possibile l’ambiente circostante: tutte le nostre uve sono raccolte a mano e prodotte in quantità limitate per ottenere la migliore qualità”.
“Tutto è iniziato nel 2004 quando mio padre Giacomo decise di reimpiantare il vecchio vigneto di 1,25 ettari di fronte al Podere La Villa” racconta Ilaria Tachis: “scelse le uve Sangiovese e Merlot, seguendo i consigli del suo amico agronomo Valerio Barbieri che conosceva da sempre questo suolo; due anni dopo, nel 2006, quando le viti iniziarono a dare i primi delicati frutti, pochi preziosi grappoli d’uva, intuimmo che questo vigneto avrebbe dato ottimi risultati se curato con passione e dedizione”.
Allora in famiglia non pensavano di fare il loro vino, in quanto il progetto originario era di vendere l’uva ad altri produttori e fare un piccolo profitto, ma nel 2007 “accadde qualcosa di speciale e inaspettato: nacque mio figlio Riccardo, il primo dei due nipoti di Giacomo, così io e mio marito Raffaele decidemmo di festeggiare l’evento facendo il nostro vino con il nostro primo raccolto; per coincidenza il primo giorno della vendemmia, il 7 settembre 2007, fu anche il giorno della nascita di Riccardo, da qui il nome Pargolo, un antico termine poetico italiano per bambino piccolo che deriva dal latino parvulus, piccolo”.
Il Pargolo “è nato come un tipico vino toscano di facile beva e delizioso, fatto di Sangiovese e Merlot: credo che il Merlot sia più femminile del Cabernet Sauvignon che mio padre usava notoriamente nei suoi primi blend conosciuti come Supertuscans”.
Questo vino è un trionfo di frutti rossi fin dal naso per proseguire al palato con un turbinio di fragola, lampone, ciliegia e mirtillo, insieme a una fantastica nota umami di fungo.
Complessità stratosferica pari all’eleganza di un fuoriclasse della beva.
Altro punto di svolta nel 2013, con la decisione “di ampliare la nostra tenuta e acquistare altri 6 ettari di vigneto, trasformando la campagna intorno a Podere La Villa nella nostra attività principale: ora sono orgogliosa di aver aggiunto Giacomo, un vino dedicato a mio padre e l’eredità che passerò in futuro ai miei figli”.
Qui siamo a un monumento del buon bere, un nettare da sogno introdotto da un bouquet di sottobosco in rigogliosa esplosione e contrassegnato al gusto da prugna, gelso nero, azzeruolo, barbabietola e un tocco di carruba.
Setoso, raffinato, poeticamente tannico, fonda l’estrema gradevolezza del sorso sul ruolo dell’acidità nel tenere sotto controllo un sagace nerbo organolettico e l’intensa potenza alcolica, generando un equilibrio olimpico da ambrosia degli dei.
Incanta il finale con quella sua netta impronta zuccherina, appena innervata da una stuzzicante screziatura amaricante.
Ilaria dichiara con orgoglio di conservare “l’eredità del padre nel suo vigneto e nel suo cuore: da lui ha ereditato non solo un amore profondo e duraturo per la terra, ma anche uno spirito indipendente”.
Affidiamo proprio a lei il compito di concludere questo ritratto con le sue parole, nel video che trovate qui di seguito.
Info: https://podere-la-villa.it/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/podere-la-villa/