Da Proposta Vini, il meglio dell’Austria enoica: 12 nettari imperdibili
(Kroiss)
Grande rispetto per le caratteristiche varietali, esaltazione del frutto, freschezza in primo piano, nessun eccesso legnoso, il terroir come spirito guida: sono gli aspetti comuni del pur variegato mondo dei vini austriaci che è possibile conoscere attraverso le referenze distribuite in Italia da Proposta Vini.
(Piriwe)
L’azienda trentina, come noto, agisce sempre con estremo rigore culturale, anche in questo caso, consentendo quindi non soltanto una magnifica esperienza ludica…
(Norbert Bauer)
… ma anche e soprattutto un’imperdibile opportunità di realizzare un approfondito e appagante studio delle eccellenze enoiche dell’Austria e di tutte le sue declinazioni identitarie.
(Waberer)
Se i profumi e la mineralità sono i leitmotiv sensoriali, il tappo a vite invece accomuna l’imbottigliamento, infondendo nel degustatore un senso di understatement che ben dispone, perché consente di concentrarsi sul contenuto della bottiglia senza alcuna sovrastruttura.
(Martin Pasler)
Il percorso inizia con il vitigno a bacca bianca autoctono austriaco per eccellenza, il Grüner Veltliner, del quale sarebbe ormai appurata la genesi dall’incrocio naturale tra il Traminer e una remota varietà d’uva locale.
In questo caso l’uva di Grüner Veltliner proviene dalla regione del Weinviertel, dove dal 1114 “viene praticata la viticoltura nei pressi del castello Schloss Maissau”, in cui il vitigno trova “il terreno e il clima ideale per esprimersi in modo autentico” (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2017-gruner-veltliner-tappo-vite-maissau-prodotto).
Al naso si viene positivamente investiti dalla classica esplosione aromatica del vitigno, tra mela renetta e gelsomino, mentre al palato è subito protagonista la sapidità: si sviluppano note di mango, avocado e zenzero.
Beva travolgente, sorso scorrevole.
Dall’apprezzatissimo produttore Kroiss Roland presente sia a Vienna che nel piccolo comune di Illmitz in Burgenland, arriva il Wiener Gemischter Satz Mitterberg (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2016-wiener-gemischter-satz-hackenberg-tappo-vite-kroiss-roland-prodotto), in cui “Gemischter Satz” indica la “vigna mista”, antica pratica tradizionale dell’area agricola viennese che prevede la presenza di diverse uve a bacca bianca in un unico vigneto.
Il risultato è un bouquet di fiori secchi con accenni di idrocarburi, mentre in bocca si avverte subito la spiccata acidità che si trascina dietro albicocca, mango, mandarino e agrumi canditi, riuniti in un sorso agile.
Nella Thermenregion la cantina Piriwe coltiva il raro e curioso Rotgipfler, vitigno autoctono a rischio di estinzione presente quasi esclusivamente in tale regione, frutto dell’ibridazione naturale tra Traminer e Roter Veltliner ma relazionato con il Grüner Veltliner, noto per le venature rossastre presenti sulle foglie e i tralci.
Vinificato nel Rotgipfler Klassik (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2015-rotgipfler-klassik-tappo-vite-piriwe-prodotto), all’olfatto è denso e sinuoso, con chiari descrittori di frutta matura.
Ha un gradevole tocco amaricante donato da chiare note erbacee, tra cui si distinguono radici e genziana, insieme al sorbo. Beva difficile e per questo intrigante.
Ancora dalla cantina Piriwe arriva questa volta Zierfandler Trocken Ouvertüre (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2016-zierfandel-trocken-overture-tappo-vite-piriwe-prodotto), da uve Zierfandler sulle cui origini aleggiano ancora ipotesi, come il suo essere un possibile incrocio del Roter Veltliner con il Traminer secondo alcuni o con il Savagnin Blanc per altri, mentre sono ancora ammantate di leggenda le sue ipotetiche origini storiche, divise tra primogeniture ungheresi o croate.
Quest’uva iconica dona effluvi olfattivi di gelsomino ed erbe officinali. In bocca spunta un tocco abboccato su cui si adagiano litchi, pompelmo e susina gialla.
Un vino sinuoso che ti costringe a inseguire la sua eccitante complessità.
Il Roter Muskateller (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2017-roter-muskateller-tappo-vite-waberer-prodotto) è una killer application del gusto, uno di quei nettari che è impossibile non amare, anche se gli piace vincere facile (si fa per dire…) portando al massimo tutte le qualità del Moscato rosso, mutazione cromatica del Moscato giallo di cui condivide l’intero corredo aromatico. Molto più diffuso in Germania, nella sua sparuta presenza austriaca lo troviamo nella regione Weinviertel, dove lo produce Alexander Waberer.
Se il naso avverte tutte le peculiarità del moscato, al palato invece la dolcezza è sottesa, avviluppata com’è nell’acidità, tra sensazioni di pesca e piacevolissimi toni aspri di cedro e bergamotto.
E’ tempo di godere di sua maestà il Riesling Renano, quello coltivato nel viennese da Fuhrgassl per tradurlo nel Rheinriesling Preussen (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2015-rheinriesling-preussen-tappo-vite-fuhrgassl-prodotto): magnifico il suo bouquet dalle sensazioni ipogee innestate su fiori appassiti e frutta matura. Intensamente minerale, è una deflagrazione di canditi e crema pasticcera, insieme a susina e mela cotogna.
Sorso masticabile, beva intensa e spessa, è un grandissimo vino, la cui imponenza organolettica sembra rappresentata da quel suo austero aspetto cromatico opalescente.
Ancora tanta nobiltà nel Roter Veltliner Wagramterrassen (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2016-roter-veltliner-wagramterrassen-tappo-vite-fritz-prodotto) prodotto nella regione Wagram, di cui è originario, da Josef Fritz, nel vigneto denominato Zausenberg. Il Roter Veltliner è un vitigno autoctono austriaco geneticamente imparentato con Neuburger, Zierfandler e Rotgipfler.
Al naso, idrocarburi in evidenza, insieme a sensazioni di composta di frutta. Intensissima la mineralità, così come l’acidità tale da scatenare la salivazione e quindi la golosità della beva. In bocca, corbezzolo, pesca nettarina e un accenno di mandarino cinese.
Si torna a Vienna con Fuhrgassl – Huber per il Neuburger (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2016-neuburger-tappo-vite-fuhrgassl-prodotto), incrocio naturale di Roter Veltliner e Sylvaner.
Bouquet floreale, quasi balsamico, giunto in bocca sfodera intensa sapidità e decisa acidità che accompagnano l’incedere di sentori di mandarino tardivo, cedro candito, pesca nettarina e cardamomo.
Beva fibrillante, sorso molto scorrevole.
Passando ai vini rossi, ci piace cominciare dal Sankt Laurent, “varietà a bacca rossa storica (arrivata nel medioevo dalla Francia) e imparentata con il Pinot Nero; prende il nome San Lorenzo dal periodo di maturazione degli acini che capita intorno al 10 agosto”.
Il St. Laurent di Kroiss Andi (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2015-st-laurent-tappo-vite-kroiss-roland-prodotto) nasce nella regione del Burgenland, dove la famiglia Kroiss produce nettari da generazioni, in un “terreno molto vocato per i vini aromatici dolci e per i vini rossi grazie al microclima creato dal lago Neusiedlersee che si estende per lungo il confine con l’Ungheria”.
Questa declinazione ha bouquet di sottobosco, caldo e avvolgente, mentre in bocca colpisce l’approccio muschiato, in cui una sorprendente acidità si fa strada tra tabacco e corbezzoli.
Corpo tenue, ma buona persistenza. Nel finale esplode il fruttato.
Il Blaufränkisch è un vitigno molto diffuso nella Mitteleuropa, con una piccola presenza anche in Italia dove lo chiamiamo Franconia, con i migliori risultati raggiunti in Valcalepio, nella bergamasca. Considerato autoctono in Austria, per quanto l’origine sia ancora indagata, è in grande crescita sia nei volumi che nella considerazione degli addetti ai lavori.
Qui lo troviamo nella versione di Ernst Triebaumer che lo vinifica nella sua zona d’elezione, il Burgenland (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2016-blaufr-nkisch-tappo-vite-triebaumer-prodotto).
Caldo e avvolgente all’olfatto, con la sua impronta di spezie orientali, ha un sorso ricco di frutto e acidità, in cui zampillano more, mosto di fichi e ribes. Setoso, denso, carezzevole, vino irresistibile.
Lo Zweigelt (http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2015-zweigelt-tappo-vite-pasler-martin-prodotto) deve il suo nome a colui che negli anni ’20 del secolo scorso lo ha creato incrociando i vitigni Blaufränkisch e St. Laurent, dando vita così a uno dei più diffusi autoctoni austriaci.
Martin Pasler lo vinifica in regime biologico esaltandone la freschezza, come si avverte subito dai profumi di sottobosco e di vegetazione bagnata, scompaginati da uno spiazzante ingresso pepato al palato, avviluppato in more e susine. Morbido e vellutato, ha un bel carattere zuccherino che lo rende parecchio godibile.
Il produttore ne consiglia l’abbinamento con pesce fritto, trota salmonata, pollame e carne selvatica.
Eiswein sarebbe il vin de glace dei francesi e ice wine in inglese che da noi traduciamo come il vino del ghiaccio, poiché derivante da vendemmia tardiva solitamente notturna e con temperature molto rigide di uve che presentino l’acino gelato, consentendo una particolare estrazione aromatica e soprattutto un’ottimale gestione dell’elevato apporto zuccherino del frutto.
L’Eiswein cuvée realizzato dalle settecentesca cantina di Norbert Bauer utilizza il vitigno Grüner Veltriner coltivato nel Weinviertel per dare vita a un vero capolavoro (http://www.propostavini.com/prodotti/vini-da-dessert/2015-0-375-eisweine-cuvee-tappo-vite-bauer-prodotto). Il penetrante bouquet è carbonico e insieme fiorito, mentre in bocca è un tripudio di pesca sciroppata, cotognata, cedro candito, fino a un evidente tocco di zenzero.
La sua dolcezza inebriante si sublima con l’ossigenazione, dando vita a un emozionate crescendo nella degustazione.
A parlarci di questi vini austriaci è Josef M. Schuster della weingut (cantina) Schloss Maissau, davanti alla nostra telecamera, nel video che segue.
Info: http://www.propostavini.com/info-per-ordini