Prugne di Terranova, De.Co. della Calabria
Le tradizionali “Prugne di Terranova” vengono coltivate nel comune di Terranova Sappo Minulio (RC). Esse vengono dette anche “prugne dei frati” (o “prùna dì fràti” in dialetto) poiché introdotte probabilmente sin dal ‘500 dai monaci benedettini celestini. Già nel 1691 Padre Giovanni Fiore da Cropani nella sua “Della Calabria illustrata” elencava tra le prugne presenti in Calabria anche “quelle dette di frati, quali sono molto nobili, e delicate”.
Le “prugne di Terranova” si presentano con forma ellissoidale, ricoperte di pruina bianca e risultano di colore verde fino a maturazione (luglio-agosto) con riflessi dorati e viola intensi. Al sapore le “prugne dei frati” sono molto dolci ed aromatiche con retrogusto persistente vegetale (erbaceo) e fresco, lasciando in bocca una gradevole sensazione di acidulo sul finale. La polpa è consistente e densa, poco succosa ed il seme si stacca senza difficoltà.
La produzione legata alle Prugne di Terranova De.Co. si è ampliata nel tempo; infatti oggi vengono prodotte e commercializzate, con grande successo anche all’estero, le confetture extra di Prugne di Terranova De.Co., che vengono proposte in vasetti di vario peso (250 g, 230 g, 100 g, 50 g), e le prugne secche, proposte in uno scatolo da 130 g.
La “filiera Deco” si completa con i cosmetici ottenuti dalle bucce delle Prugne di Terranova De.C.O., le quali sono ricche di antiossidanti e proprietà nutritive.
Ecco come ci descrive questo succulento prodotto e la sua lavorazione un rappresentante della Cooperativa Terranova.
Progetti di ricerca, sperimentazione e valorizzazione sono stati avviati dal Comune di Terranova in collaborazione con l’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, col Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria e con l’associazione Città dei Sapori, che permetteranno di migliorare la qualità e quindi favorire un’ulteriore diffusione della prugna di Terranova e dei suoi derivati (confettura e prugne secche).
Ma il cuore del prodotto appartiene alla gente che lo coltiva con amore da sempre, come il contadino di struggente umanità del video che segue.