Puccini Museum, emozionante percorso espositivo nella casa natale del Maestro a Lucca
La recente celebrazione del centenario dalla morte ha alimentato ulteriormente l’interesse per la figura del compositore Giacomo Puccini, per le immortali creazioni artistiche ma anche per la sua vita che sembra uscita dalla penna di un romanziere: per questo assume ancora maggiore importanza la narrazione offerta dal Puccini Museum allestito nell’abitazione natale del Maestro in piazza Cittadella a Lucca, capace di rappresentare non soltanto un ritratto umano ma anche un affresco storico e territoriale.
Ci troviamo nella casa in cui Giacomo Puccini è nato il 22 dicembre 1858, vivendoci dall’infanzia (felice) alla prima giovinezza, una dimora con la quale l’artista manterrà sempre un forte legame affettivo.
Le vicende ereditarie hanno portato prima a una donazione al Comune di Lucca e poi alla sua trasformazione nel 1979 in museo, curato dalla Fondazione Giacomo Puccini che, resistendo a varie vicissitudini ereditarie, condurrà al consolidamento espositivo nel 2011.
Intelligente la scelta rigorosa di fare in modo che tale Casa natale si presentasse ancora oggi “com’era al tempo in cui il giovane Giacomo Puccini vi abitava”, un risultato frutto di studi attenti e approfonditi su documenti secolari, come quelli conservati nell’Archivio di Stato di Lucca.
Sono stati necessari anche saggi sulle pareti per portare “alla luce decorazioni pittoriche, diverse tra loro ma tutte ascrivibili al periodo in cui visse il Maestro”, mentre sul piano architettonico “la riapertura di due porte e la ricostruzione di una parete demolita alla metà del Novecento ha completato la ricomposizione fedele della casa del Maestro integrando il ripristino delle sale con nuovi elementi come le vetrate che trasformano due ambienti in veri e propri spazi espositivi e affiancando alcune vetrine già presenti con altre nuove nelle due stanze dedicate all’esposizione dei documenti”.
L’arredo a sua volta “comprende mobili e quadri appartenuti alla famiglia Puccini, oltre a mobili d’epoca acquistati al momento dell’apertura del museo”.
Sono i presupposti di un percorso mirabilmente articolato che dopo la Sala di entrata procede in quella della Musica in cui troneggia la magnifica silhouette di un pianoforte Steinway & Sons ritenuto il “più importante tra i tanti posseduti dal compositore sia per la qualità sia per il fatto che ha mantenuto intatte le caratteristiche originali”, sul quale è stata composta l’opera Turandot, sormontato da una piccola targa che riporta la data del 1924.
L’aspetto intimo tocca il culmine quando si entra in una delle camere da letto della casa, un modo di fare vivere all’osservatore Puccini come persona, incastonandolo nel contesto familiare e nella dinamica della quotidianità.
Ancora più suggestivo il passaggio dalla Cucina, la quale consente di comprendere “la passione per le automobili, la caccia, le case che gli sono appartenute”…
… in cui spicca la conferma della nota intensa pratica venatoria di Puccini, come testimoniato da richiami per le prede originali ancora in perfetto stato di conservazione.
L’aspetto culturale è disseminato in ogni angolo dell’abitazione, valorizzato da uno storytelling evocativo e al tempo stesso perfettamente rispondente all’invito all’accessibilità dettato dall’ICOM, condotto da guide preparate e accoglienti, con in testa l’appassionata e competente direttrice della struttura, Simonetta Bigongiari.
Ogni tomo del racconto orale viene avviluppato da un’illuminotecnica sobria in grado di rendere vividamente la raffinatezza dei tempi che furono, giocando abilmente con chiaroscuri e sciabolate di luce che creano soffice dinamismo nell’ambiente.
Si apprezza molto la misura dell’allestimento nel mettere in mostra un numero essenziale di reperti, rinunciando alla tentazione dell’esibizione bulimica per puntare invece al valore di sineddoche del singolo oggetto, ottenendo così il massimo dell’efficacia pedagogica.
Gli ambienti per parlare al cuore accolgono favolosi abiti di scena con l’indicazione dell’opera alla quale sono legati…
… arrivando perfino a impressionare con alcuni sontuosi costumi di una grazia estetica straordinaria.
L’aspetto gnoseologico è alimentato da dispositivi epistemologici che uniscono informazione e fascino del tempo, attraverso lettere autografe, spartiti, attestati…
… foto antiche…
… giornali con le cronache della vita dell’Artista…
… materiali teatrali anche promozionali…
… e perfino l’efficace infografica di base di un albero genealogico.
Il Puccini Museum rientra nel circuito dell’Associazione Nazionale Case della Memoria legate a personaggi illustri, ma nella sua complessità intellettuale presenta una stimolante complessità di istanze, dalle dimore storiche ai musei tematici, distinguendosi per una forte personalità nell’assumere la missione di tutela della memoria e divulgazione.
Si aggiunga il pregio di essere organizzato in maniera tale da risultare interessante anche per chi non conosce l’opera di Puccini, spingendo i visitatori ad accostarsi ai capolavori del Maestro, dopo avere assimilato atmosfere di un passato epico e lampi di identità nazionale.
Autorizzazione per le immagini concessa dalla Fondazione Giacomo Puccini.
Info: https://www.puccinimuseum.org/