Quando Catania si scopre Food & Wine
Le Ciminiere fumano di idee, Alessandra Ambra ha acceso il pensatoio di Expo Food & Wine, format catanese di taste, più convegni e formazione, show cooking e stati generali della Fic Sicilia, Catania ed Etnea con la presenza del presidente nazionale cuochi Rocco Pozzulo.
Lo spazio è bellissimo, il potenziale forte sopra e sotto il vulcano. Lo porterà a Sanremo Seby Sorbello del Sabir, cucina gourmet, linee catering ed eventi, pasticceria, nel modernissimo l’hotel Parco dei Principi e Spa di Zafferana, General manager la mamma Enza Cutuli.
Pietro D’Agostino de La Capinera di Taormina parla di stagionalità, del pesce azzurro che non si può allevare.
Di legni e di pietre di mare. L’insalata di Palamita su un legno trovato, con capperi di Salina, passito di Pantelleria, petali di cipolla rigerminata tardiva di Giarratana, aceto, mosto rosso di mascalese. Che racconto meraviglioso.
Come la Triglia croccante con peperoncino tardivo, zafferano di Aidone (Enna). Triglia sfilettata con porcini dell’Etna, patate di Giarre lessate, cipollotto, funghi tritati, patate saltate, caciocavallo ragusano, finocchietto selvatico passato, chiuse con lardo e pancetta di Nero dei Nebrodi.
Cous cous di crema di broccoletti padellato, crema di peperoni messi sotto telo a settembre, brutti, tardivi e saporiti, pistilli di zafferano in infusione, patata cruda a fettine bollita.
Crema al sapore zafferano. Litania cronologica sublime. “Servito sulla pietra perché nel Messinese i contadini cuocevano la pasta con pietre di mare che poi insaporivano con olio di minuta”.
Servito con Etna Rosato Doc Donmichele, Tenute Moganazzi, da Nerello Mascalese, 2200 bottiglie dimenticate per tre anni in cantina. Strepitoso come lo chef.
Il viaggio continua.
Info: www.expofoodandwine.com
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 02 gennaio 2016