In provincia di Siena, risotto di farro a Monticchiello e sosta a Pienza
Metafisico è il luogo. E merita una puntata in Val d’Orcia e Val di Chiana.
Orto, olio, vino, cinta, chianina, alberi da frutta e liquori alle erbe, birre artigianali. Casali e palazzi immersi in tutte le tonalità del verde, prati impazziti, rifioriti a fine estate. Odori e profumi da nitrire. La vasca termale in piazza a Bagno Vignoni e l’Hortus Mirabilis dell’erborista alchimista Luigi Giannelli sono un tuffo nel passato, ma vi porto veloce a Montepulciano, un su e giù bellissimo e turistico.
Visitate Le Cantine De’ Ricci, sotto l’omonimo palazzo cinquecentesco, dove si scende nella Cattedrale del Vino, fra navate, grotte e cunicoli scavati nel tufo.
In enoteca tutti i rossi e un Briareo Riserva, non accomodante ma tranquillo (www.dericci.it).
Pienza vale il viaggio non solo per il Sette di Vino di Luciano, tempio dei saperi poveri, ma per la Gelateria Toscana di Ignazio Morviducci, ingegnere del suono che ha studiato e sperimentato la tecnica e l’arte.
Pane, burro e zucchero da piangere di gioia, il fiore (Ibis), il finocchietto, il rosmarino e l’olio, il pecorino (Cugusi) alle pere e con le noci.
Gli assaggi generosi e competenti di creme e frutta, da infusione e sorbetto, il gelato da passeggio reinventato, la nutella!, la fiera paesana. Stagionale, mutante e sorprendente. La mia preferita in Italia.
Non solo il Teatro Povero ci spinge a Monticchiello…
… e appena entrati nel borgo ecco La Porta, il wine bar che si è fatto osteria e le stanze Al Torrino.
Daria Cappelli ha iniziato da sommelier poi ha ideato una carta internazionale che non tradisce il terroir. Il risotto di farro, mantecato con zucchine e pomodoro fresco, gli gnudi di ricotta e spinaci su vellutata di pecorino di Pienza stagionato una delizia, come l’ossobuco di vitello servito con cuore di melanzane e indivia brasata. Il fratello produce il Lunadoro, rosso di onesto candore. Enoteca mirabile (www.osterialaporta.it).
A San Quirico due infiltrati liguri hanno rilevato la birreria San Quirico: ravioli con ripieno di cacio e pere, ricotta e menta, pici alle nocciole, acciughe, pomodorini freschi e briciole, pecorino con gelatina di birra artigianale, il capocollo e la chianina. Selezione laica di piccole cantine (Osteria ristorante San Quirico).
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 20 settembre 2014.