Ristorante Erica a Sirmione (BS), i sapori del Garda meridionale
Ci vogliono coraggio, sensibilità, elevata cultura e tanto senso di responsabilità a gestire un ristorante in uno dei luoghi più turistici della Terra e non cedere alla tentazione di fare un locale soltanto per turisti, mantenendo invece alta la ricerca intellettuale nell’offerta culinaria.
E’ quanto accade nel Ristorante Erica, dalla collocazione clamorosa, visto che si trova nella penisola di Sirmione, angolo di strabiliante bellezza che si lancia nelle acque del Lago di Garda dalla sponda meridionale bresciana.
Siamo a soli 300 metri dal centro storico inaccessibile ai mezzi a motore e qui c’è pure il posto auto: basterebbe questo, insieme alla magnifica vista lago, a farne un formidabile punto di attrazione per i turisti, soprattutto i tanti stranieri che affollano il lago, in prevalenza tedeschi. Nel locale sanno benissimo come accoglierli e accontentarli, ma non dimenticano che ci troviamo nel Paese della più alta cultura enogastronomica del mondo, così non rinunciano a un forte afflato culturale nella propria attività.
Merito di Giuseppe Paesani, il gestore che dà del tu al lago e ai suoi tanti prodotti, come alle sue ricette. Uno che lavora sull’acqua dolce ma vive un po’ più all’interno, dalle parti di quella Pozzolengo di cui si celebra il salame De.Co.: lui se lo fa con le sue mani, tagliando la carne a grana grossa, donandogli un’eccezionale brillantezza nei colori come nei sentori. Arrivi qui che ti aspetti il pesce e invece ti arriva un tagliere con questa meraviglia: profumo inebriante, gusto pulito, sapore intensamente equilibrato, con quel suo grasso ben distribuito, da solo vale già il viaggio.
Il pesce di lago non si fa attendere e arriva sontuoso con gli antipasti.
Sardine di lago in saor sapide e stuzzicanti; fenomenale anguilla fritta in agrodolce che mangeresti all’infinito, una droga buona scaturita da una mano celestiale in cucina; la consistenza seducente della Tinca sul crostino; il delicato filetto di Persico fritto; una carnosa Trota al naturale; la golosa terrina di Coregone; quindi il regale Luccio alla bresciana.
Un bis di primi rafforza il senso dell’appartenenza territoriale del locale.
Il Risotto alla Tinca alla Gardesana si fa apprezzare per la consistenza e la cremosità. I Garganelli al ragù di lago sono una ghiottoneria che mette insieme Coregone, Tinca e lo splendido pesce Cavedano.
Il secondo-simbolo del locale è il Coregone in crosta di pane alla Gardesana: la panatura rende la preparazione una leccornia imperdibile.
Da applausi la brigata di cucina, capitanata dallo chef Mauro Iacovone, assistito dal sous chef Domenico Piccolo, con la collaborazione di Kanda Uda Nalaka.
Ogni loro portata può essere illuminata con un filo di ottimo olio molisano, il Cantorum dell’oleificio Cooperativo di Portocanonne in provincia di Campobasso (www.oleificiocoopportocannone.it).
Per i vini da abbinare, date piena fiducia al competentissimo Paesani. A noi ha fatto scoprire il Lugana I Calmi Cascina Albarone, dell’azienda agricola Pasetto Emilio di Sirmione (www.luganapasetto.it), da uve Trebbiano di Lugana in purezza: un vino a chilometro zero dal sorprendente sentore di albicocca, con un’equilibrata acidità che ammorbidisce l’importante portata alcolica (14 gradi).
Interessante il Lugana Castrini dall’aroma delicato ma riconoscibile, prodotto con uve Turbiana coltivate in un anfiteatro morenico della già citata Pozzolengo (www.luganacastrini.com).
Abbiamo riunito davanti alla nostra telecamera il titolare Giuseppe Paesani e la brigata di cucina con Mauro Iacovone in testa, per farci raccontare il locale e la sua cucina territoriale.
Info: www.ristoranteerica.it