Ristorante di Hotel Peschici, autentica cucina garganica della memoria
Raramente ci è capitato di commuoverci come è accaduto alla tavola del Ristorante dell’Hotel Peschici: ogni piatto è un pezzo di vita realmente vissuta, ciascuna portata è legata a un ricordo familiare, tutte le ricette sono memoria storica del luogo. La chiamano cucina povera e invece è la ricchezza più grande dell’Italia.
Dietro questo miracolo culturale c’è una donna che appartiene alla rara schiera dei veri eroi di questo Paese, di coloro che custodiscono le nostre radici identitarie, tutelando le testimonianze del passato, divulgando le lezioni anche più dure e scomode ricevute dalla propria vicenda umana e valorizzando il genius loci attraverso la gioia del palato.
Tale eroismo alberga in Raffaella Tavaglione, donna di umanità immensa, grande quanto una capacità tecnica ai fornelli che sbalordisce: sebbene non più giovanissima, presiede ancora la sua cucina con intransigenza, consapevole che nessun giovane collaboratore potrà mai avere la sua medesima perizia, perché lei appartiene a una generazione irripetibile sul piano della deontologia e del talento pratico, ma soprattutto perché lei ha vissuto i piatti che prepara fin da quando è nata, quindi ne conosce i segreti e le sfumature come nessun altro.
Così Raffaella ha reso il ristorante dell’hotel sito in via San martino 31 a Peschici, in provincia di Foggia, gestito da sempre con la sua famiglia, un tempio della gastronomia di quest’area del Gargano, lembo di Puglia onorato dalla Natura con la massima vocazione per le materie prime di eccellenza, selezionate con il contributo amorevole, appassionato e competente del figlio Vincenzo De Nittis.
Ne è dimostrazione la qualità eccelsa dei primi prodotti che aprono il pasto. Un ottimo caciocavallo podolico, orgoglio caseario locale, insieme a un elegante crostino con crema di melanzane, pomodori secchi di raro equilibrio e ancora melanzane ma questa volta in un’intensa versione sotto aceto.
E’ subito tempo quindi di una preparazione grandiosa, un monumento del desco conviviale e della civiltà contadina, l’Acqua e Sale: fragranti fette di pane imbibite di sincero olio extravergine di oliva, sormontate da un buonissimo uovo in camicia e attorniate da eccezionali olive nere fritte.
Una bontà stupefacente che dà una grande lezione di vita a chi altrove sostiene di praticare la cucina creativa, sterilmente artefatta e priva di spessore: tutti gli inutili ristoranti stellati messi insieme non riusciranno mai a raggiungere un livello così alto di arte culinaria, ricca di spessore etico e inarrivabili pregi organolettici.
I primi continuano a volare alto.
Gli Strascinati alle cime di rapa sono di rara esplosività, sapidi e irresistibili, grazie a un impasto dalla perfetta consistenza che li rende non eccessivamente spessi, in modo da dare il giusto risalto al condimento.
Goloso impasto carnoso invece per i Troccoli conditi con un sugo di seppie ripiene dalla lunga persistenza.
Seppie ripiene che arrivano come portata a sé, rivelandosi semplicemente uniche: la farcia è ricchissima e appagante, secondo la filosofia concreta e generosa di Raffaella, producendo un trionfo di sapore in cui spicca la suadente acidità del pomodoro.
Sublimi le cozze ripiene, così ghiotte da stuzzicare il palato nel loro prodigioso incrocio di terra e mare.
Anche i dolci sono rigorosi rappresentanti della tradizione, con tipicità quali le cartellate e il mosto cotto, in cui la fragranza esalta una spinta zuccherina che irretisce.
Di altissimo profilo la carta dei vini, ricchissima di perle del territorio, anche rare e spesso di piccoli vignaioli, frutto della strepitosa erudizione di Vincenzo che conosce tutte le produzioni vitivinicole regionali e non soltanto quelle: fatevi guidare da lui e vi condurrà in un viaggio appassionante tra uve autoctone e nettari prelibati che rimarrà memorabile.
Il Ristorante dell’Hotel Peschici va vissuto con la sacralità di un museo e ammirato come un bene culturale, perché è un patrimonio tanto della comunità locale quanto di quella mondiale: la cucina casalinga di Raffaella andrebbe presidiata come un tesoro archeologico e considerata alla stregua di opera d’arte, poiché è letteratura tradotta in cibo, storia da mangiare, gioia da meditare.
Da questo locale si esce con lo stomaco felice ma anche con la mente egualmente soddisfatta, per la notevole quantità di storie e aneddoti che Raffaella, Vincenzo e tutta la famiglia sono in grado di raccontarti, con una tale profondità da rappresentare una vera attività di divulgazione culturale e un consapevole contributo all’istruzione collettiva.
Non si può dire di conoscere il Gargano se prima non si è vissuto un pasto qui.
Nel video sottostante, un compendio di tale meravigliosa esperienza.
Abbiamo così chiesto a Raffaella Tavaglione di raccontarci la cucina dell’Hotel Peschici: lo ha fatto nel video che segue.
Info: https://www.hotelpeschici.it/