Ristorante La Piola ad Alba, tartufo bianco e tradizione langarola
Fare un salto nel cuneese è occasione immancabile per conoscere il ristorante La Piola, in piazza Risorgimento.
E’ il progetto di ristorazione tipica avviato nel 2005 dalla famiglia Ceretto, nota per la produzione vitivinicola e dolciaria come per il mecenatismo nel campo dell’arte contemporanea.
Già il nome del posto chiarisce tutto, poiché “in dialetto piemontese, la piola è l’osteria di paese, il luogo in cui si mangiano i piatti della tradizione e si bevono generosi bicchieri di vino del territorio”.
Il territorio sono le Langhe, rappresentate in ciascuna delle portate trascritte su una suggestiva lavagna che declina il menu.
Irrinunciabile un giro di antipasti con carne cruda all’albese, giardiniera, vitello tonnato e l’insalata russa.
Imprescindibile la pazzesca selezione di formaggi. Delle tante visite, ci sono rimasti impressi il Matiné (dalla sola mungitura del mattino), il Preis (capra + pecora), il Quatordes (a crosta lavata con olio di Nocciole), l’intensissimo Papulè, o gli ottimi caprini freschi (Brandalis, Frustè).
Si viene però qui per mangiare il Tartufo bianco nella sua massima espressione: nel locale ci hanno raccontato di avere ingaggiato dei trifulau fissi, cavatori che in esclusiva approvvigionano la loro cucina con i migliori esemplari della zona.
La Piola ha la grande onestà di dichiarare per iscritto nel menù il livello qualitativo del tartufo offerto: l’anno scorso campeggiava un sincero “discreto”, mentre quest’anno la qualità appare più alta.
Il prezioso fungo ipogeo si esalta su classici come i Tajarin al burro e le uova in tegame, oppure su un Flan di cavolfiore con fonduta di Langa.
Tanti i vini autoctoni da provare: della produzione Ceretto, il nostro preferito è il Barbaresco. Selezione di grappe ricca delle ottime produzioni di Marolo.
Info: www.lapiola-alba.it