Ristorante Montecarlo, solida gastronomia tra Castellanza e Legnano
Da oltre quarant’anni un punto di riferimento per i buongustai del punto in cui il milanese si fonde con il varesotto: si trova infatti al confine tra le due province l’ormai storico Ristorante Montecarlo della famiglia Caso, a un passo da Legnano ma toponomasticamente in via Locatelli 11 a Castellanza.
Un locale senza fronzoli, basato sulla solidità della ristorazione di una volta, fatta di concretezza e buone mani, per offrire piatti ricchi e gustosi senza ostentazioni moderniste.
Merito dell’impostazione rigorosamente familiare del ristorante, con Fortunato impegnato nel reperimento di chicche esclusive con prodotti di pregio scovati soprattutto nel sud Italia, mentre “la moglie signora Giulia e il figlio Fabio, entrambi chef di cucina, curano personalmente gli approvvigionamenti e gli arrivi giornalieri del pesce” e “il figlio Luca e la sorella Eleonora si occupano di accogliere cortesemente i clienti”, fino all’altro figlio Andrea che “cura personalmente tutte le specialità di pizze”.
E’ proprio la pizza la prima pietanza a farsi notare, quando ne arriva in tavola una semplicissima condita con salsa di pomodoro e origano, mettendo così in risalto leggerezza e fragranza dell’impasto, frutto di una lunghissima maturazione suddivisa in più fasi.
Gli antipasti sono il pezzo forte della casa, per varietà e qualità.
Basti la carnosità irresistibile delle alici di Sciacca che ingolosiscono un’ottima burrata…
… ma non sono da meno freschissimi carpacci di pesce, croccanti gamberetti lessi e un polpo ben tenero.
Imperdibile la tartare di carne di razza Piemontese, condita con cristalli di sale di Maldon, uovo e un goccio di Armagnac.
Formidabile qui la scoperta dell’Olio del Nonno, extravergine di oliva non filtrato prodotto dall’azienda F.lli Sanfilippo di Ragalna, piccolo centro etneo in provincia di Catania dall’eccellente produzione olearia ancora poco nota: come da caratteristica territoriale, presenta un fruttato medio con venature dolci e impronta grassa, riservando al finale la nota erbacea e piccante.
Tra i primi, seduce la mantecatura degli spaghettoni ben al dente che azzardano l’accostamento tra zafferano e limone, il quale si rivela ghiotto.
Si va sul sicuro sulla freschezza del pesce che qui la fa da padrone: provare per credere la grigliata mista che arriva in tavola ancora sfrigolante su supporto incandescente.
Piacevolissimo anche l’imprescindibile sorbetto al limone.
Dal vino arriva l’altra grande scoperta della serata, con il Per Eva, un Costa d’Amalfi a denominazione d’origine controllata prodotto da un’interessantissima cantina della vocatissima Tramonti in provincia di Salerno, la Tenuta San Francesco (http://www.vinitenutasanfrancesco.com/per%20eva.html): si tratta di una selezione di rare uve autoctone come Pepella e Ginestra insieme alla più nota Falanghina, raccolte nella “vigna dei preti”.
Deciso il carattere insieme floreale e fruttato del bouquet, mentre il palato viene conquistato da un’intensa mineralità che sottolinea sentori di frutta estiva a polpa bianca.
Anche in questo caso si tratta di una perla trovata da Fortunato nei suoi viaggi gourmet, tanto che i produttori sono ormai amici personali del ristoratore: chiedete il libro della cantina e sfogliatelo a tavola, sarà un bel viaggio enoico in attesa delle libagioni.
Per il fine pasto, diverse le grappe tra cui poter scegliere: consigliamo di provare quelle da distillazione di vinacce campane, come il Greco di Tufo.
Si esce dal locale soddisfatti e con la voglia di tornarci: in attesa di farlo, ci gustiamo le immagini dei piatti del ristorante, nel video che segue.
Info: http://www.ristorantemontecarlo.com/