Ristorante Pila Vecia, a Isola della Scala (VR) il riso fa buon pranzo
Se un ristorante si erge tra lussureggianti risaie e la Pila funzionante più antica d’Italia, è evidente cosa aspettarsi: un clamoroso trionfo di piatti a base di riso. Di vero regno del risotto infatti bisogna parlare per il Ristorante Pila Vecia, collocato all’interno della Riseria Ferron a Isola della Scala, in provincia di Verona.
Non soltanto per i meritati tributi della stampa alla qualità della sua cucina, ma perché qui del riso hanno fatto una cultura: nasce dalla terra, passa dall’artigianato, attraversa la cultura del Territorio, si tuffa nelle tradizioni e dopo essere stato elevato a elemento identitario finalmente ve lo trovate in tavola.
Complici i ricchi racconti e le generose spiegazioni del patron Gabriele Ferron, qui non si viene soltanto per mangiare, ma per respirare cultura contadina. E’ uno spettacolo assistere a Ferron ai fornelli, in una cucina significativamente priva di barriere visive, dalla quale può dialogare con i suoi ospiti, tra spiegazioni di tecniche culinarie e racconti di vita, mentre lui e gli altri cuochi preparano le delizie per il vostro pranzo.
L’ambiente “rustico e accogliente” è “ricavato da un vecchio granaio nel mezzo della campagna veronese”, accanto alla storica Pila del 1650.
La cucina “propone prelibate degustazioni a base di Riso, dall’antipasto al dolce”: ma se volete un consiglio, fatevi preparare almeno tre ricche porzioni del celebre Risotto all’Isolana, perché una volta assaggiato potreste non fermarvi più dal desiderarne ancora, fino a scoppiare.
Si tratta di uno piatti più buoni che si possano mangiare al mondo: senza insozzare la bocca di inutili condimenti, sprizza gioia a ogni movimento della masticazione, tanto è denso e saporito.
E’ frutto di una ricetta dalla semplicità assoluta, una sorta di versione locale e primigenia di quello che nel mantovano si chiama Risotto alla Pilota e che nell’Alto milanese assume i connotati di Risotto alla Luganega. Di zona in zona, a mutare sono i tagli della carne o piccoli ma significativi dettagli, però la sostanza rimane quella di una pietanza a base di riso e carne, ben più succulenta dei risotti pasticciati della cucina sofisticata.
Perfino a Verona ne esiste una versione più antica e radicale come il Riso al Tastasal: quest’ultimo è lo stesso impasto utilizzato per fare il salame, il quale, prima di essere insaccato, veniva tastato cucinandolo con il riso, per verificarne la salatura.
Riso che qui è il Vialone Nano, qualità del veronese tutelata da una Igp e a cui è dedicata perfino una via turistica, la Strada del Riso Vialone Nano Veronese (www.stradadelriso.it), alla quale ha dedicato un prezioso volume il Touring Club Italiano.
Dal ristorante fanno sapere che “i nostri chef sono a disposizione per lezioni di cucina, durante le quali spiegheranno i modi e i tempi di cottura del Riso, proponendo antipasti, primi piatti e dessert”. Dessert davvero notevoli, biscotti al riso di insospettabile bontà.
Quasi tutto quello che vi verrà servito in tavola, potrete portarlo a casa acquistandolo nel negozio adiacente al ristorante.
Tutto ciò che avrete ascoltato invece ve lo porterete via nel cuore: come le narrazioni e le perle di saggezza antica di Gabriele Ferron, alcune delle quali vi offriamo nel video che segue.
Info: www.risoferron.com