Ristorante Stella a Perugia, piatti tipici umbri, materie prime locali e rigore Slow Food
Il Ristorante Stella è già sulla carta il più colto, profondo e appassionato di Perugia, per la quantità di parole che spende nella descrizione della propria attività fornendo in questo modo preziose informazioni culinarie facendo lodevole divulgazione a favore di prodotti locali, rarità agroalimentari e presidi dell’associazione Slow Food alla quale il locale è fortemente e motivatamente legato: non a caso è presente nella guida Osterie Slow Food d’Italia dal 2003 e aderisce all’Alleanza Slow Food dei Cuochi.
Le forti aspettative che maturano dopo tali letture vengono però pienamente confermate raggiungendo il ristorante in via Narcisi 47 A, poco fuori dal centro storico, non soltanto per la fenomenale qualità organolettica dell’intera offerta gastronomica del locale, ma anche per la squisita cortesia dei gestori e per la loro reale estrema competenza che si traduce in generose narrazioni e nell’ammirevole disponibilità a rispondere a tutte le domande e le curiosità dei clienti.
Tra le promesse mantenute dalla gestione, disponibilità di “materie prime del territorio, stagionalità, ricette umbre della tradizione” rispettose “degli ingredienti e delle persone che li producono: il nostro lavoro inizia nel molino, nella fattoria, nell’azienda dell’ortolano piuttosto che nel laboratorio del macellaio”.
I titolari aggiungono che per loro “è essenziale conoscere i luoghi e le persone che ci forniscono la materia prima allo scopo di accrescere il nostro sapere sui prodotti, poterli lavorare con maggiore consapevolezza ed infine proporli e raccontarli ai nostri ospiti!”.
Tra le commoventi attenzioni a ciò che portano in tavola ci sono il pane fatto in casa da loro stessi con il lievito madre e utilizzando esclusivamente farina di molini a palmenti, carne di piccole aziende artigianali del territorio, pesci della Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno, salumi di piccole realtà di norcini e formaggi di micro-caseifici del perugino e dell’appennino umbro.
Il benvenuto è affidato a una focaccia irresistibile, croccantissima e piena di succhi, impreziosita da pazzesche cipolle cotte nel sale.
Le linguine del pastificio Leonessa di Napoli condite con insolite delicatissime uova di carpa rappresentano un piatto tanto originale quanto suadente, autentico capolavoro.
Eccezionale la Parmigiana rivisitata, a base di dolcissimi cardi esaltati dal contrasto con la sapidità.
Il Coniglio in Porchetta è reso goloso dal suo magnifico intingolo.
La Faraona alla Ghiotta è una squisitezza da divorare, fragrante e cotta alla perfezione.
Il Piccione ripieno al forno esplode di ghiottoneria grazie alla sua pelle croccante, ma tutta la carne è superlativa, soprattutto nella sua nota selvatica.
Da bere, imprescindibile in quest’aera il Sagrantino di Montefalco, come la grande versione di Omero Moretti qui provata, piena espressione del vitigno grazie all’uso di sole botti grandi che così ne valorizzano l’aspetto fruttato.
Da non perdere anche i dessert che spaziano dalla panna cotta in abbinamento a composte di frutta di stagione ai dolci più tradizionali come la Rocciata o la zuppa inglese, senza tralasciare i dolci da forno.
Significativa testimonianza dell’afflato culturale della gestione del locale la presenza di tanti libri vissuti, cioè realmente letti e consultati e non lì per mera decorazione.
Il complesso di tutte queste virtù fa del Ristorante Stella di Perugia uno dei locali di ristorazione più importanti d’Italia, certamente da annoverare tra quelli imperdibili che meritano pure un viaggio apposito.
Info: https://www.stellaperugia.it/