Rosso food and more a Olgiate Olona (VA): le pinse sono buone, le battute meno
Impasto goloso, grandi materie prime, estrema generosità nei condimenti, tutto in un ambiente piacevole e ben curato: è un’esperienza gastronomica validissima gustare la pinsa di Rosso food and more, ristorante posto all’interno dell’Idea Village di Olgiate Olona in provincia di Varese, con l’unica nota negativa di un episodio di umorismo inefficace e invadente di un elemento del personale.
Il locale è calato in una struttura che nella bella stagione offre la riproduzione di un ambito balneare, con ampia piscina…
… e perfino la simulazione di una spiaggia con tanto di sabbia, sdraio e ombrelloni.
Gli spazi prevedono una sorta di veranda per chi vuole godere di maggiore areazione magari in estate e di un contatto diretto con l’area della piscina…
… e di una parte totalmente al chiuso che punta a un’accoglienza più calda e avviluppante.
L’offerta culinaria prevede un menu ristorante dalle tentazioni creative ma senza eccessi, quindi pochi ingredienti e accostamenti sensati, tra richiami alla tradizione (sugo di pomodoro a lenta cottura) ed echi orientali (Sfere di Riso Thai), mentre dopo avere del tutto abbandonato la pizza il locale adesso brilla per un menu pinsa che colpisce molto per la personalità degli abbinamenti, con voli di fantasia di grande fascino.
A conquistare è innanzi tutto la base, un corretto impasto standard esaltato da una cottura perfetta che rende croccanti i bordi e fragrante il cuore, mantenendo al tempo stesso una giusta umidità diffusa, facendone così il supporto ideale e ghiotto di ogni tipo di condimento.
Di ricette parecchio invitanti ce ne sono tante, fino a creare l’imbarazzo della scelta: noi abbiamo ceduto sull’irresistibile Lorenzo con Mozzarella, Ragù di salsiccia di Norcia, Stracciatella di Burrata, Scaglie di Grana e Basilico, un vero trionfo di complessità organolettica.
Qui il ragù evoca il calore familiare dei pranzi domenicali, mentre i prodotti caseari portano tutte le sfumature della freschezza del buon latte lavorato.
Se i prezzi dovessero sembrarvi eccessivi, allora sappiate che sono in linea con quelli delle pizzerie gourmet, ma soprattutto adeguati all’altissima qualità e all’importante quantità del cibo portato in tavola, infatti noi abbiamo fatto fatica a finire tutto.
La carta delle bevande punta su classici senza particolari sorprese, discontinui i dolci.
Unica nota urticante, il contatto non felice con un addetto che ci è apparso una sorta di responsabile del servizio, ossessionato dal fare battute in continuazione, purtroppo senza esprimere un valido senso dell’umorismo. Come è accaduto quando a tale addetto al servizio abbiamo chiesto delucidazioni su un dolce, in merito al quale ci ha risposto con una battuta che non riportiamo per humana pietas, talmente inefficace da lasciare interdetti tutti i nove commensali al nostro tavolo. Commensali basiti che sono rimasti per dei minuti a interrogarsi su cosa avesse voluto dire quell’addetto al servizio, prima di realizzare che si era trattato soltanto di una banalissima battuta mal riuscita. Visto lo sconcerto generale, abbiamo fatto capire all’addetto al servizio di non gradire quei maldestri e fallimentari tentativi di fare ridere, ma lui ha reagito andando via brontolando e così voltando le spalle a noi clienti che stavamo ancora interloquendo con lui, gesto che ci è apparso non rispettare le regole di un buon servizio di sala né le più elementari norme comportamentali; tutto questo senza rispondere alla richiesta di informazioni sul dolce che gli avevamo rivolto, quindi mancando al proprio dovere professionale.
E’ abitudine diffusa in tanti camerieri quella di volersi rendere simpatici attingendo alla comicità, ma se il cliente dichiara di non gradire, l’addetto al servizio solitamente si scusa senza indispettirsi, al contrario di questo caso.
Per fortuna per tutto il resto del tempo il servizio è stato svolto da una giovane cameriera molto professionale e dotata invece di simpatia naturale, permettendosi a sua volta qualche tono scherzoso ma facendolo con grazia, senza alcuna invadenza e soprattutto senza l’ambizione di fare concorrenza a Zelig.
Peccato per il cameriere aspirante comico dilettante, perché certi fastidi fanno passare la voglia di tornare in un locale che invece meriterebbe altre visite: magari siamo stati sfortunati noi a incappare in una sua serata poco ispirata e altri invece ne apprezzeranno le freddure, in fondo anche Totò all’inizio era incompreso dalla critica, mentre l’immenso Woody Allen ha sostenuto che “se di tanto in tanto non hai degli insuccessi, è segno che non stai facendo nulla di davvero innovativo” .
Info: https://www.ideavillage.it/rosso-food-more/