Rustico e Fermentato, i gusti esplosivi dei nuovi sigari Toscano Piccolo
Segna una sfida più alta del solito la nuova emissione delle Manifatture Sigaro Toscano, promettendo un prodotto di grande impatto concentrato in una dimensione ridotta: per questo si chiama Piccolo, nelle due declinazioni dai nomi apodittici, Rustico e Fermentato.
Le note di presentazione ricordano come “Gianni Brera una volta definì il sigaro Toscano come un vulcanetto tascabile”, definizione ritenuta calzante per il Piccolo annunciato in “una forma innovativa in due blend: il Rustico, dal carattere deciso grazie ai tabacchi della Toscana e il Fermentato, più equilibrato per il ripieno di tabacchi beneventani e la fermentazione della fascia”.
Il Piccolo è descritto come “compatto ed equilibrato, grazie ai suoi tabacchi beneventani e alla fermentazione della fascia”. Il formato vuole essere “una miniatura fedele dell’iconica forma bitroncocnica del sigaro Toscano che dà forza e una fascia fermentata con metodi innovativi che dona equilibrio”, dando vita a “una fumata bilanciata”, quindi a “un sigaro per fumatori esperti che prediligono un gusto più morbido”.
Per le caratteristiche ci dicono che “è avvolto in una fascia italiana della Valtiberina, a cui segue un processo di fermentazione che ne uniforma il colore e ne ingentilisce il gusto”, una lavorazione che “dona quell’equilibrio con i dolci tabacchi beneventani che costituiscono la maggior parte del filler, garantendo una fumata equilibrata”, nel corso della quale “sin dall’accensione si evidenziano le note dolci ed equilibrate tipiche della fascia fermentata”, mentre a metà della fumata “emergono note aromatiche del legno e della frutta secca”.
Anche per il Rustico “la pancia è stata ricalibrata su una lunghezza di circa 3/4 del classico sigaro Toscano, garantendo un tiraggio ottimale”.
In questo caso “è avvolto in una fascia di Kentucky italiano del seme Foiano, una varietà botanica di proprietà di Manifatture Sigaro Toscano: questa pianta genera un tabacco dalla fibra tenace e dalle tonalità più chiare, ma non per questo meno impattanti nel tipico sapore rustico”, dovuto a “un filler composto da tabacchi italiani ed esteri” fatto riposare a lungo nelle celle di stagionatura.
Per tale tipologia “il ruolo già preponderante che la fascia gioca nel gusto di un sigaro assume in questo formato innovativo e compatto un aspetto ancora più importante”, poiché “emergono le note speziate e piccanti, frutto della prima combustione della fascia: dalla metà in poi trovano maggior spazio invece le particolarità aromatiche tipiche del blend, derivanti dalla combustione del filler di tabacchi italiani ed esteri”.
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