Santuario di Santa Maria della Vita, esempio di barocco bolognese
Incastonato tra antichi palazzi, nel cuore del centro storico, sorge invece il Santuario di Santa Maria della Vita. La chiesa, esempio più virtuoso del barocco bolognese, svetta in fondo a via Clavature, a due passi dalla celeberrima Piazza Maggiore.
Questa tappa del percorso culturale prevista dal Genus Bononiae è sicuramente tra le più affascinanti, trovandosi immersa nel nucleo di vie più antico della città, attraversato dal mercato e da negozi enogastronomici dalla solida tradizione.
Passeggiando tra questi stretti corridoi urbani si viene così letteralmente rapiti dai colori delle vetrine, dominate dalle immense forme di Parmigiano Reggiano, enormi mortadelle, prosciutti e dagli immancabili tortellini. Disperdendosi tra i vari rivoli del mercato diventa impossibile non lasciarsi guidare dagli odori della frutta, del pesce, della pasta fresca e dei salumi che si sovrappongono tra loro, creando un’atmosfera davvero unica.
Dalle invitanti immagini dei cibi tradizionali bolognesi a quelle immaginifiche stimolate da Santa Maria della Vita il passo è pressoché immediato.
Se dall’esterno la facciata non appare stilisticamente trascendentale, tutt’altro si può dire degli interni. La chiesa custodisce infatti Il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca, straordinario gruppo scultoreo realizzato dall’artista nel XV secolo.
La visione dell’opera lascia attoniti, quasi storditi da quella furente forza espressiva che traspare dai volti disperati delle sei figure, intente a osservare il Cristo privo di vita.
Un patrimonio artistico visitabile gratuitamente, tornato a disposizione dopo i lavori di restauro alla chiesa conclusi nel 2010 sotto l’egida della Fondazione Carisbo, che dal 2006 si occupa della sua gestione. Accanto alla chiesa è presente l’Oratorio, in cui risplende il Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, e il Museo della Sanità, testimonianza dell’Ospedale voluto dai frati flagellanti, appartenente al blocco originario del complesso assieme alla cappella.