A Savoca (ME) c’è un Asino Parlante… opera di steel art di Ucchino
Ti attira come curiosità empatica, l’idea di potere fare parlare un asino di acciaio inserendo una monetina, ma ben presto ti trovi irretito in una inattesa esperienza culturale, perché le parole pronunciate hanno impostazione teatrale e testi divulgativi, mentre l’effige belluina in questione è in realtà un’opera di steel art di Nino Ucchino (http://www.ninoucchinoart.com/).
E’ quanto accade a Savoca, bellissimo borgo in provincia di Messina, dove la scultura L’asino immortale di Ucchino fa bella mostra di sé in Piazza Fossia, di fronte a quel Bar Vitelli in cui furono girate delle scene del film Il Padrino da Francis Ford Coppola.
L’immagine dell’asino evoca letteratura antica (L’asino d’oro, Apuleio) e fiabe popolari (Pelle d’asino, Charles Perrault), richiami biblici (la credenza cristiana) e racconti morali (Pinocchio, Collodi), ma soprattutto il cinema narrativo (Francis, il mulo parlante) e d’animazione (Shrek): l’audio che invece viene associato alla scultura di Ucchino ha un afflato più agro-politico, sottolineato dalla frase “ho servito gli umani per millenni, con grande sofferenza e sforzo”, senza dimenticare però di inneggiare alle bellezze di Savoca.
Ecco l’effetto che fa questa scultura parlante dal vivo.
L’artista è nato a pochi passi da Savoca, nella vicina Santa Teresa di Riva, nel 1952: va a bottega pittorica già all’età di otto anni, poi studia all’Istituto Statale d’arte di Messina e inizia a esporre a Milano ancora ventiduenne. Seguono anni di studio e di incontri importanti (Giulio Carlo Argan), mostre in Italia e all’estero, fino a maturare le decisione “per scelta intellettuale e umana” di vivere e produrre arte “nei suoi luoghi di origine, tra Santa Teresa di Riva e Savoca”.