Semanterion Gin, essenza del lungo viaggio di Tonek Pripichek
Il Gin è il superalcolico del momento, contando un numero sempre maggiore di referenze, spesso generate da piccoli produttori, alle prese con l’esigenza di distinguersi in un ambito così affollato: di solito si punta sull’ingrediente più strano, ma c’è chi invece ha deciso di concentrarsi sulla poesia endogena che scaturisce della propria vita avventurosa e fuori dagli schemi, come Tonek Pripichek, viaggiatore ma anche sognatore che ha deciso di tradurre il proprio affascinante vissuto in distillato di rara seduzione.
Tonek lo dice chiaramente che il suo gin “è l’essenza del mio viaggio intrapreso circa 40 anni fa, un viaggio tra culture diverse, profumi, sapori di mondi lontani: viaggiare porta con sé il piacere del tornare, un ritorno alla propria terra di origine, ecco quindi le bacche di ginepro nostrano, l’assenzio, il cardo mariano fondersi agli agrumi, a spezie esotiche come il cardamomo, il pepe cubebe, il pimento, le bacche di coriandolo e fresche radici come lo zenzero e altre ancora”.
La vita che entra in una bevanda, dunque, evento ben raro come la personalità intensa e bohémien di Pripichek, il quale però inserisce altri ingredienti del suo privato, gli amatissimi figli, tre, esattamente quante sono le declinazioni del gin, intitolate ad altrettante stagioni: primavera, estate, autunno, di cui si utilizzano i botanical stagionali.
Un’idea anch’essa germogliata in famiglia, quella di Tonek che “si era da sempre dedicata alla produzione di vermouth e liquori fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, quando purtroppo l’attività cessò”, lasciando in Pripichek “il bisogno di tornare alle origini continuando questa tradizione”.
Un progetto che adesso, messe le basi in Trentino, si concretizza grazie al rapporto “con l’alchimista delle erbe del bosco Fabrizio Zara e il Mastro Distillatore in Santa Massenza Alessandro Poli”. Ne sono scaturite “prove, micro-distillazioni e assaggi” prima di giungere alla ricetta, realizzata con distillazione a bagnomaria.
Prendono così vita tre gin, tutti contrassegnati dall’immagine delle iridi dei tre figli di Tonek, visibili nel retro dell’etichetta, guardandola attraverso il liquido.
Il Carlot è un London Dry Gin che attinge alle botaniche primaverili, in cui l’intensità del ginepro viene sfumata da sensibili note agrumate e un pizzico di piccantezza. Tonek lo ha dedicato alla figlia Carlotta, nata in primavera.
Gizy è segnato dalla freschezza della lavanda e da una estrema pulizia del gusto: dedicato dal produttore in questo caso alla figlia Gisella, nata in estate.
Nel Giongion infine spadroneggia la nota speziata del cardamomo e il tocco selvatico del rosmarino, sfiorando sensazioni balsamiche; dedicato al figlio Gionata nato in autunno.
Rimangono ancora le delucidazioni semantiche.
Semanterion è il nome di uno “strumento a percussione di origine bizantina costituito da una tavola di legno sostenuta da una catena; è certo il suo uso liturgico presso i greci”, mentre nei monasteri greco-ortodossi “con il suo battito annunciava l’inizio degli esercizi spirituali, delle veglie e delle meditazioni”.
Non meno suggestiva l’origine del nome di Tonek Pripichek che viene “dai suoi avi che vissero tra la Polonia e l’Impero”: è proprio lui a spiegarci questo progetto di vita, davanti alla nostra telecamera, nel video che segue.
Info: https://semanterion.it/
Distribuzione: http://www.propostavini.com/ricerca-prodotti/?q=semanterion