Specialmente… a Marettimo e Levanzo (Egadi): luoghi da vedere
Un ecosistema della bellezza in armonia con l’Essere Umano, un compendio di meraviglie della natura rispetto al quale l’antropizzazione è intervenuta con delicatezza, senza alterare nulla e rispettando le millenarie caratteristiche endogene: sono le isole di Marettimo e Levanzo, le più riservate e intatte dell’arcipelago siciliano delle Egadi, completato da quella Favignana pur splendida ma maggiormente vocata al turismo di massa.
Vi portiamo con questo speciale a scoprire tutti gli angoli più belle delle due isole, certi che vi farà nascere una gran voglia di partire subito e raggiungere tanto splendore…
Marettimo, il gioiello delle Isole Egadi
La “montuosa e dolomitica” Marettimo è la perfetta sintesi tra gli opposti delle altre due isole: meno crudamente selvaggia di Levanzo, meno affollata e turistica di Favignana, il risultato la rende la più vivibile e a dimensione di visitatore sensibile. (leggi l’articolo: https://www.storienogastronomiche.it/marettimo-gioiello-delle-isole-egadi-sicilia/)
Marettimo, vista (dal) mare: le escursioni in barca
Circumnavigare l’intero perimetro della costa dà perfettamente l’idea dell’isola: si percepisce un territorio piccolo ma rigoglioso di natura, i cui confini spigolosi impediscono di fatto l’assedio da parte del turismo invasivo.
Le poche spiagge infatti non sono raggiungibili da terra e non hanno la sabbia amata dalla maggior parte delle famiglie di bagnanti. Bisogna arrivarci con le barche, o con camminate impegnative, modalità che creano una forte selezione del tipo di turismo che approda sull’isola. (leggi l’articolo: https://www.storienogastronomiche.it/marettimo-vista-dal-mare-le-escursioni-in-barca/).
Marettimo, un’isola di cui innamorarsi subito, su due piedi…
C’è un ulteriore motivo per cui ci si invaghisce dell’isola: va vissuta, attraversata e conosciuta rigorosamente a piedi. Infatti l’altra attività per cui si viene a Marettimo è il trekking. Anche perché seguendo i sentieri immersi nella vegetazione selvaggia si possono ammirare numerosissime bellezze naturali e architettoniche. (https://www.storienogastronomiche.it/marettimo-egadi-isola-cui-innamorarsi-subito-due-piedi/)
A Marettimo l’Arte fa molta strada: Ex Voto e Poesie in mostra per le vie
A Marettimo, nel ventre del borgo, mentre passi davanti alla chiesa Maria SS. delle Grazie, l’occhio ti cade sul fianco dell’edificio religioso ed ecco che nella minuscola via Chiesa ti appare una piccola oasi di bellezza: una mostra permanente sugli Ex Voto in mare allestita sulla strada, a disposizione dello sguardo di ogni passante, a qualunque ora. (leggi l’articolo: https://www.storienogastronomiche.it/a-marettimo-larte-fa-strada-ex-voto-e-poesie-in-mostra-per-le-vie/)
Levanzo, la più selvaggia delle Isole Egadi
Levanzo è la più piccola ma anche la più selvaggia delle Isole Egadi. Ha una natura intatta e di limpida avvenenza, ma per amarla bisogna mettere da parte momentaneamente gli orpelli superflui della modernità e prestarsi a vivere in maniera semplice e sensibile il tempo sull’isola. (leggi l’articolo: https://www.storienogastronomiche.it/levanzo-la-piu-selvaggia-delle-isole-egadi/)
Grotta del Genovese a Levanzo, tracce di estro umano di 12.000 anni fa
La Grotta del Genovese raccoglie sulle sue pareti graffiti e pitture rupestri, vestigia dell’estro umano che partono da ben dodicimila anni fa. Alla fase finale del Paleolitico appartengono infatti i graffiti, mentre le pitture vengono fatte risalire alla fine del Neolitico, circa cinque o seimila anni fa. (leggi l’articolo: https://www.storienogastronomiche.it/12-000-anni-grotta-del-genovese-levanzo-nelle-isole-egadi/)