Specialmente… a Lendinara (RO), gioiello nascosto del Polesine
E’ un’esperienza inattesa per ricchezza di stimoli e momenti memorabili la visita a Lendinara, poco più di diecimila abitanti ma un’entità di investimenti e una qualità di interventi sui beni culturali da fare impallidire tanti comuni di grandi dimensioni.
Sul Portale Ufficiale del Turismo della Provincia di Rovigo viene definita come “un importante e bel paese situato nella parte medio occidentale del Polesine, attraversato dall’Adigetto, un canale irriguo che lo divide in due settori”, informando che “numerosi ritrovamenti archeologici dimostrano che esisteva un insediamento già in età romana”, mentre “il primo documento storico riguardante la città risale all’870” (http://www.polesineterratraduefiumi.it/pagine/scheda_comuni.php?id=7).
Lendinara nel corso dei secoli ha manifestato anche carattere sanguigno e aspirazione libertaria, come dimostra la vita del garibaldino Alberto Mario, rivoluzionario di cui la località va ancora fiera, qui spirato nel giugno del 1883.
Il primo aspetto che colpisce il visitatore è la grazia architettonica associata a una quasi metafisica compostezza geometrica, pregi esaltati da una cura eccellente dell’arredo urbano e da una pulizia delle strade encomiabile.
Basta guardare la serena ieraticità dei giardini pubblici di Riviera Mazzini, annunciata dalla scultura metallica Profili di Lendinara opera di Davide Caleffi, Carlo Tintore, Piergiuseppe Ghinatti e Luca Raimondi.
Ad accendere la sfera dell’emozione provvedono poi scorci di bellezza minimale e insieme irresistibile, come la veduta dell’Adigetto dal Ponte di Piazza.
In città sono molto orgogliosi del Teatro Comunale Ballarin, edificio eretto dagli estensi nel XV secolo e inizialmente utilizzato come deposito delle riserve annonarie della città. Venne poi trasformato in elegante teatro agli inizi dell’Ottocento e fu il cuore pulsante della vita culturale cittadina. Dopo una lunga chiusura e un completo restauro, ha riaperto i battenti dal 2007 e da allora ospita una stagione di prosa molto apprezzata che vanta un numero di abbonati in costante crescita. Nella piazzetta antistante, intitolata al liutaio lendinarese Domenico Montagnana (1686-1750), sorge il monumento, opera di Giulio Monteverde del 1904, dedicato a Giuseppe Marchiori (1847-1900), figura politica di primo piano in epoca postunitaria e direttore della neonata Banca d’Italia nel 1893.
Sarà anche per queste ragioni che già nel ’700 Lendinara si è conquistata la reputazione di “Atene del Polesine” per il suo intreccio di valori storici, etici, antropologici, spirituali e paesaggistici.
Ecco la guida ai beni culturali da vedere di Lendinara.
Il giardino romantico di Ca’ Dolfin a Lendinara (RO), arte botanica
Una meravigliosa commistione di bellezza della Natura e di gusto estetico dell’Uomo ha creato questo luogo incantato che evoca intense sensazioni interiori ed elevati riferimenti intellettuali: ve lo mostriamo in tutto il suo splendore (leggi l’articolo: http://www.storienogastronomiche.it/giardino-romantico-ca-dolfin-lendinara-ro-arte-botanica/)
Il santuario della Beata Vergine del Pilastrello, a Lendinara (RO)
E’ considerato il gioiello dei beni culturali del territorio, per i pregi architettonici, il significato religioso e antropologico, nonché per il valore delle opere d’arte che ospita: vi portiamo a visitarlo (leggi l’articolo: http://www.storienogastronomiche.it/santuario-della-beata-vergine-del-pilastrello-lendinara-ro/).
Cittadella della Cultura di Lendinara (RO), il Sapere dai libri ai musei
Un sistema pedagogico complesso e illuminato che mette insieme una biblioteca ricca di tomi preziosi, un archivio di grande interesse e un museo che narra le imprese eroiche e letterarie di due grandi personaggi del Risorgimento: vi ci portiamo noi (leggi l’articolo: http://www.storienogastronomiche.it/cittadella-della-cultura-lendinara-ro-sapere-dai-libri-ai-musei/).
Caffè Grande di Lendinara (RO), oltre due secoli di fascino letterario
Dal 1814 è il luogo d’incontro per eccellenza per la comunità della bellissima località in provincia di Rovigo, dove affascina con la sua Sala degli specchi ricca di decori dai raffinati riferimenti artistici: ecco come un luogo di ristoro assurge a bene culturale (leggi l’articolo: http://www.storienogastronomiche.it/caffe-grande-lendinara-ro-oltre-due-secoli-fascino-letterario/).
Info: http://www.comune.lendinara.ro.it/iat.html
Ringraziamo per le preziose informazioni Nicola Gasparetto.