Specialmente… a Napoli: i luoghi misteriosi
Insolita guida ai luoghi misteriosi di Napoli
La Napoli degli stereotipi da cartolina, come sole, mare e tarantella, ha invece anche un’anima scura e profonda che alimenta di complessità il suo sconfinato fascino.
Ben oltre l’iconografia classica della superstizione e la pratica della scaramanzia, esiste una vena magica e misteriosa che attraversa ogni angolo della città, riempendola di storie, racconti, leggende, miti, tutti con il loro carico di metafora e in fondo anche di poesia.
Una Napoli che i turisti stanno sempre più (ri)scoprendo, con la conseguenza che le guide della città, una volta concentrate sui luoghi canonici, si sono messe a offrire percorsi fuori dagli schemi, alla ricerca di posti e oggetti con un forte carico di storytelling.
E’ ciò che sta facendo egregiamente l’associazione culturale Insolitaguida, promuovendo “la cultura napoletana attraverso un’ampia varietà di attività culturali e didattiche: visite guidate, passeggiate narrate, cene spettacolo, laboratori di archeologia sperimentale (per scuole di ogni ordine e grado), laboratori di arte presepiale, nonché le nuovissime passeggiate recitate”.
A caratterizzare maggiormente l’attività dell’associazione sono le “passeggiate narrate”: nulla a che vedere con le guide che ripetono a pappagallo quattro nozioni storiche lette sui libri per imbambolare i turisti frettolosi, perché in questo caso invece si tratta di persone colte che raccontano in maniera avvincente storie che hanno interiorizzato, riuscendo a farle vivere ai viaggiatori che si affidano a loro.
L’idea non a caso è venuta a un’archeologa, Luigia Salino, la quale “stanca delle classiche visite guidate su Napoli” ha deciso di “mostrare anche quella Napoli leggendaria, ricca di tradizioni, colori, sapori e aneddoti che rende questa città unica”.
Tra i tanti percorsi offerti, spiccano proprio quelli tesi alla ricerca dell’occulto, come Non è vero ma… ci credo!, “tour del centro storico di Napoli dedicato alla mania più grande dei napoletani: la scaramanzia”, oppure Misteri e fantasmi partenopei: da S.Gennaro a Guastamacchia, “viaggio alla ricerca di fantasmi tra i vicoli di Napoli continua con un nuovo itinerario da brivido, arricchito da miti e leggende legate alla città più esoterica d’Europa!”.
O ancora il gettonatissimo Napoli: un fantasma in ogni vicolo, perché “Napoli nasconde spiriti in ogni angolo di strada che all’imbrunire passeggiano per le vie: ogni spirito ha la sua storia, triste o simpatica che sia; ripercorrendo i vicarielli giusti evocheremo le loro storie e tenteremo di cogliere i segnali che la gente del posto ogni tanto coglie”…
Abbiamo deciso di andare a coglierli anche noi questi segnali: ne è venuto fuori uno Speciale… da brivido!
Cosa nascondono i segni sulla chiesa del Gesù Nuovo a Napoli?
Cosa sono quei segni sulle bugne della Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli? Sono quattro secoli che ci si arrovella sulle incisioni della facciata di palazzo Sanseverino che ingloba la chiesa.
C’è chi addita antichi maestri della pietra dotati di energia positiva e chi l’intervento di scalpellini depositari di segreti esoterici, poi c’è chi ci vede il segno di una musicalità occulta con tanto di spartito e chi tracce di arti magiche o alchemiche, arrivando perfino ad assegnargli la responsabilità di eventi negativi.
Siamo andati in piazza del Gesù a Napoli con la nostra Insolita Guida, Luigia Salino, per districare questa matassa di congetture.
Info: www.insolitaguida.it
Dove sono i fantasmi a Spaccanapoli?
In una Napoli che leggenda vuole popolata di fantasmi, Spaccanapoli non fa eccezione.
L’ectoplasma più visibile del decumano inferiore di Napoli albergherebbe nella trecentesca chiesa di Santa Chiara e avrebbe nobile lignaggio, perché parliamo di un’anima in pena addirittura regale…
Ce ne svela l’identità l’insolita guida Luigia Salino.
Info: www.insolitaguida.it
Il Triangolo magico a Napoli, geometria dell’occulto
Tutti concordano sull’esistenza di un triangolo magico a Napoli, ma poiché qui anche la geometria è un’opinione, ogni esperto individua in luoghi differenti i suoi angoli.
E’ incessante a Napoli la ricerca di nuove risposte ai tanti antichi quesiti sulle credenze occulte: un famelico bisogno di scavare nell’anima magica e oscura di una città nota al contrario per la sua solarità, con il risultato di estrarre dalle sue profondità tenebrose sempre nuove storie da aggiungere allo sconfinato racconto del capoluogo campano.
Infatti anche se si è sempre cantato a squarciagola “chist’è ‘o paese do sole, chist’è ‘o paese do mare”, bisognerebbe aggiungere che questo è anche il paese di un tumultuoso e indefesso culto dell’esoterismo che infonde complessità a una città dalle infinite sfaccettature.
Forse perché sempre i versi di Libero Bovio aggiungevano che “chist’è ‘o paese addó’ tutt’e pparole, só’ doce o só’ amare, só’ sempe parole d’ammore”, anche l’amore per le leggende metropolitane, ovvero la forma più viva della tradizione orale popolare.
Abbiamo chiesto alla nostra Insolita Guida di portarci lungo i cateti di questo triangolo magico: Luigia Salino ci ha condotti verso un suo vertice, piazza San Domenico Maggiore. Ecco cosa ci ha raccontato una volta giunti lì.
Info: www.insolitaguida.it
I misteri del Corpo di Napoli, tra una statua decapitata e suore fantasma
Una statua millenaria che scompare e riappare secoli dopo ma decapitata, per poi scomparire e riapparire nuovamente, dopo essere stata inglobata in un convento le cui suore sfrattate aleggiano ancora intorno sotto forma di fantasmi: tutto questo concentrato nei pochissimi metri quadrati di Largo Corpo di Napoli.
Uno slargo dal quale si sfila via rapidamente di solito mentre si percorre Spaccanapoli, non immaginando il carico si storia e di storie che custodisce.
Perché quella statua datata tra il II e III secolo d.C. testimonia del felice inserimento di una comunità di alessandrini, infatti il monumento è dedicato al dio Nilo.
Se la vita degli immigrati egiziani sembra essere stata serena nella nuova città, lo stesso non si può dire per la statua: più volte rimossa e ricollocata in questa sua sede storica, ha alimentato vari misteri, tra cui quello sull’identità sessuale del soggetto raffigurato, un tempo creduto una donna.
Una vicenda intricata che si interseca con quella delle irrequiete suore del convento di Donnaromita, come ci racconta Luigia Salino.
Info: www.insolitaguida.it
Teschi da accarezzare a Napoli, per farsi amica la morte…
E’ un rito irrinunciabile dei napoletani scaramantici: accarezzare i teschi posti all’esterno della Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco. Un modo per farsi amica la morte alla quale non sfuggirebbero neanche i più scettici.
Già dalla costruzione questa chiesa barocca ha avuto nel suo destino il rapporto con l’aldilà, essendo stata nel ’600 anche luogo di sepoltura. Inumazioni che sono avvenute nel suo ipogeo.
Come accaduto pure con il cimitero delle Fontanelle, pure in questo caso i napoletani, nel loro splendido rapporto solidale con i morti, decisero di adottare dei teschi, con l’immancabile richiesta di una grazia.
Ma ci sono ancora altre leggende che ruotano intorno a questa chiesa sita in via dei Tribunali, come ci racconta Luigia Salino.
Info: www.insolitaguida.it