Specialmente a… Trento: cosa vedere
IL MUSE, MUSEO DELLE SCIENZE DI TRENTO
“Attivo, attrattivo, memorabile”: si autodescrive così questo museo di nuova concezione che applica il credo dell’apprendimento attivo e divertente.
Una filosofia che sta rendendo il Museo delle Scienze di Trento un autentico caso: per il nome roboante di chi ne ha firmato l’edificio, Renzo Piano; per la spettacolarità dell’allestimento; per il clamoroso successo di pubblico, con le centomila presenze superate di slancio già nelle prime settimane dall’apertura avvenuta nell’estate del 2013.
Basta leggere le note di presentazione per intuire di cosa si tratti: “il MUSE è un’orma di dinosauro, il racconto dell’evoluzione, delle origini dell’uomo e del suo interagire con l’ambiente circostante…”
“Il MUSE è anche un ghiacciaio delle Alpi, con il suo habitat estremo, è una serra tropicale, testimonianza delle diversità, dell’equilibrio degli ecosistemi e della necessità di proteggere le relazioni con la natura…”
“… è un bosco interattivo, dove i bambini si mettono in gioco e vanno alla scoperta della natura e del mondo, è la stampante 3D di un FabLab, dove l’ingegno e la voglia di superare vecchie barriere portano l’uomo a pensare a un futuro diverso”.
Il MUSE nasce idealmente dall’esperienza del Museo Tridentino di Scienze Naturali, istituito verso la metà del 1800 in forma di museo civico. Nel corso degli anni ha assunto una sempre più consistente connotazione di museo naturalistico di conservazione.
Il MUSE ama essere vissuto come un moderno science center, “una grande avventura per la mente” coniugando i contenuti e il tradizionale approccio dei musei di storia naturale con i nuovi temi e le modalità di interazione con il visitatore dei più moderni science center, dove si offre un innovativo modo di confrontarsi col pubblico mediante exhibit interattivi e installazioni multimediali, una grande attenzione alla interdisciplinarietà e la possibilità di sperimentare in prima persona nei laboratori aperti al pubblico”.
Affascinante il grande spazio aperto big void, al centro dell’edificio, verso il quale si affacciano e distribuiscono i sei piani dell’esposizione permanente.
Qui si applica il concetto di “zero gravity” coniato dallo studio Renzo Piano Building Workshop, con il quale si intende un modo integrato di realizzare gli apparati espositivi, caratterizzati da un effetto di trasparenza e immaterialità, attorno al quale ruotano gli allestimenti che prevedono oggetti sospesi che sembrano fluttuare, agganciati tramite cavi sottili.
La forma dell’edificio, metafora della montagna, ordina e scandisce il percorso della mostra permanente: dall’alto verso il basso.
Ecco come il MUSE descrive l’esperienza della visita: “una volta oltrepassato l’ingresso, il visitatore è protagonista di un viaggio sensoriale a 360 gradi: può sentire l’aria fredda, toccare il ghiaccio, passeggiare in un bosco, osservare uno strano insetto oppure fissare negli occhi l’uomo di Neandertal.
E ancora, può estrarre e mappare il DNA, intervistare un ricercatore all’opera nei laboratori aperti al pubblico, trovare le risposte alle sue domande toccando uno schermo, ascoltare i rumori della montagna, osservare un’orma di dinosauro, sentire il profumo degli alberi, guardare dall’altra parte del mondo, giocare con un peluche, capire l’effetto serra, costruire oggetti, stampare un progetto in 3D, osservare il passaggio dei raggi cosmici.
Andiamo allora a fare una visita a questo museo, approfittando dei nostri appunti visivi.
Info: www.muse.it
LA SEDE DEL MUSE DI TRENTO, PROGETTATA DA RENZO PIANO
Già l’edificio stesso di questo museo è a sua volta un’opera d’arte.
All’interno la sua nascita viene raccontata da un video di cui vi proponiamo un estratto, con il commento fuori campo di una guida che offre alcuni cenni sulla vicenda che ha condotto alla nascita dell’edificio che ospita il MUSE e del contesto urbanistico in cui si è inserito.
Info: www.muse.it
(L’EB)BREZZA DELL’ALTA MONTAGNA SOFFIA NEL MUSEO
Il MUSE di Trento è un museo basato su una logica anche esperenziale: infatti in diverse sale lo scopo è di farti vivere sulla pelle il contatto con ciò che si racconta, in particolare con la natura.
Come in questa saletta dedicata all’alta quota, in cui un video di grande formato e l’ambiente hanno lo scopo di farti sentire l’ebbrezza della montagna in maniera tangibile.
Info: www.muse.it
L’ARTE DELL’UOMO PRIMITIVO: UN VIDEO SCIAMANICO
L’arte dell’Uomo primitivo è protagonista di un suggestivo video in rotazione al MUSE di Trento, così introdotto: “il baluginio del focolare riflesso sulle pareti di una grotta crea lo sfondo di un rito sciamanico ambientato nel sito preistorico di Riparo Dalmeri, indagato per circa venti anni dal museo e che costituisce, con le sue pietre dipinte, il più antico e ricco santuario della preistoria alpina, risalente a circa tredici mila anni fa”.
Tra ingenuità primordiale e sciamanesimo, si viene trasportati in un’altra Era.
Info: www.muse.it
UNA FORESTA TROPICALE DENTRO UN MUSEO
In un museo non ti aspetteresti di trovare una foresta tropicale, ma al MUSE di Trento può accadere anche questo.
Il perfezionista Renzo Piano ha voluto ricreare con precisione tutti gli aspetti di quel tipo di natura, compresa la temperatura torrida. Così i visitatori di questo ambiente espositivo non fanno soltanto un bagno di cultura ma anche di sudore: mai sauna fu più bella e appagante…
“Tra le montagne più interessanti del nostro pianeta ci sono quelle tropicali, simili ma anche profondamente diverse da quelle alpine. La serra tropicale del MUSE vuole portare a Trento un frammento delle foreste dell’Eastern Arc, una delle più importanti catene montuose dell’Africa Tropicale Orientale”.
“L’allestimento dà spazio alle specie endemiche uniche ed esclusive dell’Eastern Arc, facendoci toccare con mano la grande diversità di forme e di colori di uno dei principali hotspot di biodiversità del nostro pianeta, segnalando puntualmente gli usi tradizionali e il valore medicinale delle specie più significative”.
“Un progetto tra ricerca e cooperazione internazionale, la biodiversità agraria, con particolare attenzione alle varietà locali e alle specie commestibili meno note e più tipiche dell’Africa”.
Info: www.muse.it
IL PARADISO DEI BAMBINI IN UN MUSEO
L’obiettivo di trasmettere conoscenza anche in maniera ludica, rende il MUSE di Trento un paradiso dei bambini. Giochi, strumenti interattivi, dispositivi elettronici, tanti gli accorgimenti che rendono stimolante la visita al MUSE anche per i più piccoli: comunque la si pensi sulla funzione delle istituzione culturali, grazie a una struttura del genere l’invito “andiamo al museo” non è più sinonimo di noia, anzi…
Info: www.muse.it
UNO DINOSAURO VIVENTE SI AGGIRA NEL MUSEO
In un museo sorprendente come il MUSE di Trento, può anche capitare di imbattersi in un dinosauro vivente…
Info: www.muse.it
LE MERAVIGLIE DELLA PREISTORIA
Dentro il MUSE di Trento si trova un’autentica Wunderkammer della Preistoria: tra riproduzioni di enormi scheletri e monitor con immagini esplicative, si può così viaggiare nel tempo, imparando tra una meraviglia e l’altra…
Info: www.muse.it