Spiaggia libera di Eloro (Noto, SR): bagni tra archeologia e pericoli
Fare i bagni tra vestigia millenarie è un’emozione forte, per chi ha la sensibilità di comprenderlo: accade in Sicilia, in provincia di Siracusa, a ridosso del Lido di Noto, dove si trova la spiaggia di Eloro.
Siamo all’interno della Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari, come si evince dalla natura rigogliosa che si proietta verso una spiaggia che si bagna in un mare trasparente.
Proprio in mezzo a questa natura si intravedono alcuni resti dell’antica Eloro, città greca il cui fascino è alimentato dalle poche notizie certe su di essa.
Lungo il percorso per raggiungere la spiaggia, ci si imbatte nel Teatro greco di Eloro, datato tra il IV e il III secolo a.C.: sono visibili alcune gradinate ormai quasi occultate dalla fitta vegetazione.
Tanta civiltà del passato però si scontra con il degrado del presente.
A partire dai parcheggiatori abusivi che fanno quel che vogliono, a quanto pare del tutto indisturbati dalle istituzioni della città di Noto.
C’è chi si è piazzato addirittura con una roulotte che diventa chioschetto mobile che vende prodotti di conforto a caro prezzo, ma che invita caldamente a lasciare una mancia, non si capisce per quale motivo…
… mentre pochi metri prima c’è chi non ha pudore a pretendere un pizzo di 3 Euro per parcheggiare in un’area edificata che appare abbandonata, ovviamente senza disporre di alcuna autorizzazione di legge. Ci si chiede come possano le forze dell’ordine consentire che i visitatori vengano taglieggiati in questo modo alla luce del sole, è il caso di dirlo. Parcheggiatori abusivi disonesti due volte: prima per la tangente che impongono, dopo perché già nel cuore del pomeriggio se ne vanno e lasciano incustodite le auto di coloro ai quali hanno estorto i soldi.
Sul piano dei frequentatori della spiaggia, c’è invece da segnalare l’incoscienza di chi pervicacemente si ostina a scalare la roccia degli scogli per raggiungere la parte superiore degli scavi, correndo il serio rischio di cadere rovinosamente.
Un puro atto di vuoto esibizionismo, come si evince dai gesti plateali di chi si arrampica, alla ricerca di un momento di gloria che mette seria tristezza. Allarma che si consenta anche a dei minori di compiere lo stesso gesto autolesionista, con l’avallo di genitori irresponsabili.
In caso di incidente, ovviamente dovrà essere la comunità ad accollarsi il prezzo di tale dabbenaggine, incoraggiata dalla mancanza di controllo istituzionale nel territorio.
Per chi invece non ha di queste manie, c’è il godimento di una spiaggia molto bella e di un mare davvero pulito, dal quale sembra di avvertire l’eco della Storia.
Nel video che segue, abbiamo raccolto le immagini di questo luogo carico di fascino e contraddizioni.