Stella, un secolo di vini del Monferrato da uve autoctone del Piemonte
Una cantina a conduzione familiare nata intorno all’anno 1920 come Azienda Agricola Stella nel cuore del Monferrato che da allora non ha mai cambiato nome né missione, proponendosi da tre generazioni “di produrre buoni vini che rappresentino a pieno la zona geografica da cui provengono, caratteristica essenziale per distinguersi”: è la favola coerente di questa realtà sita nel comune di Costigliole d’Asti che pervicacemente coltiva quasi esclusivamente uve autoctone piemontesi per dare vita a vini autenticamente territoriali.
La dinastia vitivinicola è stata avviata da Domenico Stella che “oltre all’arte di saper il vino era maestro di musica e da allora il connubio vino e musica è il simbolo della tradizione agreste dell’azienda: proprio al suo fondatore, l’azienda ha dedicato un vino rosso (Barbera Superiore) ed uno bianco (Chardonnay) entrambi denominati Giaiet che in dialetto piemontese significa con i capelli giallo-rossiccio”.
L’azienda ricorda che “in origine l’attività della cascina aveva un’impostazione agricola tradizionale, con particolare cura rivolta al settore vitivinicolo”, con un impegno costante verso la qualità assoluta “testimoniato dalle medaglie d’oro conseguite nell’anno 1928 alla prima mostra campionaria di vini di Costigliole d’Asti e all’esposizione alimentare nazionale di Torino”.
Oggi l’azienda “si estende per circa 12 ettari coltivati a Barbera, Dolcetto, Grignolino, per ciò che concerne le uve a bacca nera e Cortese, Chardonnay e Moscato per quanto riguarda le varietà a bacca bianca”, rimanendo sempre “un’impresa a conduzione prettamente famigliare” in cui “il titolare Giuseppe Stella e i figli Massimo e Paolo si occupano delle attività vitivinicole e commerciali”.
Caratteristica della filosofia produttiva è che “tutti i vini prodotti dall’azienda sono di monovitigno o comunque se uvaggi sono prodotti da uve autoctone del territorio piemontese”, arrivando a produrre “circa trentacinque-quarantamila bottiglie”.
Tutto questo nel vocatissimo Monferrato dove “clima secco di tipo continentale con estati calde tendenti alla siccità e inverni particolarmente freddi e la particolare conformazione idrogeologica dei terreni sono favorevoli alla viticultura facendo diventare il vino non solo un elemento di ricchezza economica dell’intera regione ma anche e soprattutto un vero simbolo della cultura e della tradizione Monferrina”.
La citata denominazione Giaiet è attribuita a due vini, un rosso e un bianco.
Lo Chardonnay Giaiet ha profumi fruttati e un corpo esile che mette in risalto la tenue ma sensibile sapidità, mentre esprime mandarino, avocado, albicocca e un tocco di tarassaco.
Barbera D’Asti Superiore Giaiet si presenta al naso con vegetazione boschiva, trasferendo alla bocca gelso, melagrana, fichi secchi, lampone e carruba. Intenso l’apporto zuccherino, delicato quello minerale. Una buona acidità maschera l’importante tasso alcolico. Molto stuzzicante a tavola.
Barbera D’Asti Stravisan conferma i descrittori della versione precedente, ma una più esaltata freschezza consente maggiore definizione fruttata, aggiungendo qualche note speziata molto intrigante.
Il Sufragio è un Grignolino D’Asti che delizia lo sguardo con un colore tendente al granato tenue, mentre conquista l’olfatto con stimolanti riferimenti ipogei. Al gusto si presenta minerale e ricco di golosa acidità, manifestando melagrana, ribes rosso, karkadè, papaya e corbezzolo.
Folgorante l’amatissima Freisa D’Asti, qui chiamata Convento e contrassegnata da un bouquet complesso che intreccia passitaia, cuoio e mosto cotto. Al palato dona suggestioni di fichi dottati, more selvatiche, susine rosse, amarena sotto spirito.
Corpo snello, beva agile, trionfa a tavola.
Abbiamo intervistato chi prosegue oggi l’attività di famiglia, Paolo Stella, nel seguente video.
Info: https://www.stellavini.com/index.php
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/stella