Taccones con sugo di anguilla e asparagi selvatici: la ricetta
L’anguilla in Italia si mangia sin dai tempi antichi. Celebre è la testimonianza dantesca che condanna al purgatorio papa Martino IV detto il ghiottone per la sua voracità, tanto da morire per aver mangiato troppe “anguille con vernaccia e alloro”. Ce lo ha raccontato Giovanni Fancello, autore del libro Pasta, storie ed avventure di un cibo tra Sardegna e Mediterraneo, edito da Edes (Editrice Democratica Sarda).
Abbiamo seguito la preparazione del piatto a opera del giovanissimo Roberto Paddeu: le anguille ha scelto di servirle con un particolarissimo tipo di pasta, tipicamente sardo, detto taccones. Ci siamo fatti raccontare per voi la sua ricetta.
La ricetta
Ingredienti:
- 200 gr di anguilla
- 200 gr asparagi 250 gr di taccones
- 1 cipollotto
- vino vernaccia
- sale
Preparazione:
- Mettete le anguille nel sale e poi lavatele sotto l’acqua corrente.
- Tagliate gli asparagi a piccoli pezzi e cuoceteli in abbondante acqua per fare il brodo.
- Tagliate l’anguilla in pezzi e cuocetela in umido con cipollotto fresco e sfumatela con della vernaccia di Oristano. Aggiungete qualche asparago e un po’ di brodo per aiutare la cottura. Dopodichè lasciate in infusione fino a far raffreddare completamente.
- Nel frattempo mettete su l’acqua per la pasta. Stabilite i tempi di cottura secondo quanto riportato dalla confezione o comunque secondo i vostri gusti.
- A questo punto bisogna pulire l’anguilla, spinarla e spezzettarla.
- In una padella mettete dell’olio extravergine di oliva, i pezzettini di anguilla, gli asparagi precedentemente cotti e la pasta appena scolata. Mantecate per qualche minuto per far insaporire il tutto e servite il vostro piatto ancora fumante.