Locale moderno ma senza fisime gourmet che sul piano gastronomico punta su piatti semplici e genuini realizzati da manuale, con cotture perfette e sapori bilanciati: ecco il meglio da assaggiare. (Clicca per leggere l’articolo.)
Ieratica, raccolta spoglia di decori ma ricca di istanze spirituali, è uno dei più suggestivi beni culturali del territorio, emozionando con la sua vicenda ultramillenaria: la nostra visita guidata. (Clicca per leggere l’articolo.)
Stanze dotate di tutti i comfort, con alcuni plus come il televisore più grande della media e il necessario per fare da sé caffè e bevande calde, da aggiungere a una collocazione che evita caos cittadino rimanendo vicino ai punti utili, cui aggiungere la cordialità dell’accoglienza: il nostro test di questa struttura. (Clicca per leggere l’articolo.)
Una ristorazione di qualità ma spensierata, slegata dai riti dei pasti cadenzati e attenta soprattutto a offrire gusto a ogni ora con combinazioni particolari di ingredienti tanto nei dolci come nel salato, puntando anche su un caffè di massimo livello oltre che su cortesia e relax: il nostro test. (Clicca per leggere l’articolo.)
Per diventare così generosa e pregiata questa terra ha impiegato milioni di anni, come sanno bene i gestori di tale cantina che vi coltivano le uve identitarie della zona per creare perle vinicole altrettanto rappresentative di un contesto biologico e culturale di grande fascino: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
La posizione estremamente strategica funge già da elemento di attrazione, soprattutto per chi si reca nella località romagnola per ragioni di lavoro, ma a questo occorre aggiungere buoni servizi e comodità diffusa: il nostro test. (Clicca per leggere l’articolo.)
Locale secolare di sterminata classe in cui godere di favolosi piatti della tradizione ravennate in un’atmosfera d’antan arricchita da un arredo di alta classe e scaldata dall’eccezionale cortesia del personale pari alla sua competenza: scopriamo la sua storia e quali sono i piatti imperdibili. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un locale che affascina già per l’arredo e la fantasia nella proposta gastronomica, dove svetta una versione locale molto originale delle piadine romagnole che abbiamo provato per voi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un’opera scultorea intelligentemente fusa fisicamente con strutture urbane e posta al centro della città, per essere fruita dai passanti nel flusso della quotidianità, in modo da fare divulgazione culturale nella maniera meno invasiva possibile: ve la mostriamo in queste immagini…(Clicca per leggere l’articolo.)
Quasi due secoli di lavoro indefesso e illuminato per coltivare tutti i pregi di questa magica terra, tramandando conoscenze e responsabilità di padre in figlio, per giungere oggi a produrre le massime espressioni dei vitigni territoriali Sangiovese e Albana: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Dal maestro pasticcere di Tabiano Terme nel parmense arriva l’ennesima coraggiosa declinazione del dolce natalizio che questa volta evoca addirittura la cucina povera contadina attraverso una delle sue più tipiche materie prime: vi spieghiamo come viene prodotta e che sapore ha. (Clicca per leggere l’articolo.)
Posto esattamente davanti alla stazione centrale, rappresenta una collocazione perfetta per muoversi in città senza auto, senza contare la comodità delle camere e l’efficacia dei servizi, a partire da un personale di notevole livello: la nostra prova. (Clicca per leggere l’articolo.)