Tavola e moda in mostra al The Small di Milano
Cibo per gli occhi, il gusto totale. Spazi multifunzionali, dall’intestino all’anima. The Small è l’ultima evoluzione di un concept che mette in mostra un’idea estetica del mondo, arte, oggetti, modernariato e antiquariato, prima
di servirli in tavola.
Plus P è invece l’estensione creativa di Giancarlo Petriglia, stilista e qui definitivamente designer. Il salto dalla trattoria a questa proposta è grande, ma vi stiamo invitando in uno dei luoghi più stimolanti della città. E non solo. Lo si può e deve scoprire dietro piazza Argentina fra un fast food e una fioreria, all’angolo con via Paganini al 2.
Il dehors ricorda il Marais a Parigi e Soho a New York, le vetrine sono una fuga in avanti, dalla statua in marmo di Carrara agli animali, dalle borse luxury della sua linea alle torte del laboratorio biologico di Bergamo.
Il ping pong fra i sensi è veloce e il menù ci accoglie a fine corsa. Con l’acquolina in bocca.
Finora abbiamo privilegiato la materia prima e la cucina di territorio, qui vince l’ambiente, l’arredamento umano internazionale, mentre il menù è ancora un’altra declinazione delle nostre idee.
Burrata pugliese dop, prosciutto pesante friulano a filiera corta, carne piemontese, il mitico Fassone, in tartare o battuto al coltello. All’albese. Formaggi di capra, da abbinare agli ottimi passati di verdure, e ricotte, secondo disponibilità e stagione. Un tripudio di pomodorini sul pane abbrustolito e valeriana.
Porzioni da trattoria che rendono il conto di accesso ragionevole, dai 30 euro in su, cantina tranquilla che non ti fa strapagare etichette alla moda. Buone bollicine, la scoperta di San Colombano e Riccardi. Alessandro Lo Piccolo sta in sala e rende l’ambiente molto friendly, ottima musica jazz oriented, clientela mista, democratico, anche di grande livello. Da qualche tempo molto se ne parla a Milano e nel mondo, sulle guide e in rete. La carta in più di Thesmall è la possibilità di lavorare con un menu ampio, grazie alle linee di preparazione, la consulenza di uno chef scuola Marchesi e a una tecnologia francese di cottura al vapore. Il futuro fra trattorie e stellati. Nessuno vi dirà mai: la cucina è chiusa.
Standard medio alto per primi e secondi piatti, strepitose le torte. Non è il regno di un masterchef ma di un designer del gusto. Giancarlo Petriglia, vincitore lo scorso anno di Who is on Next? di Vogue Italia e Alta Roma nella sezione accessori, porta nel nuovo spazio l’idea di una casa del ’700, mostre e opere di alto artigianato italiano, stanze dominate dal rosso, dal nero e dal bianco, la sala galleria, l’oro e le stoffe, l’omaggio a Madame Grès, Vionnet, Schiapparelli. Il divano nell’angolo salotto.
Un’idea che può essere sparecchiata e apparecchiata se le due sale contigue sono affollate e non basta il déhors. Con la sensazione di essere nelle case di Genova e Venezia che alloggiavano ambasciatori e ospiti della Repubblica.
Sul piatto le polpette rivisitate della nonna, una cassoeula destrutturata, i bocconcini di pollo nella soupe di verdure, primi sfiziosi, carne e pesce. Qualche fuori menù dalla Sicilia, Alessandro è della provincia di Palermo, dove c’è sempre uno “zio” che fa cose buone. Servizio informale ma corretto, briciole sbadate di stile. Un posto dove stare bene.
Info: www.thesmall.it
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 15 giugno 2013