Tenuta Gatti nel messinese, dal 1825 vini siciliani d’eccellenza nel regno del Mamertino
Deve ispirare orgoglio ma anche grande senso di responsabilità trovarsi a proseguire una tradizione enoica millenaria con una superba narrazione che lambisce il mito, perché non può lasciare indifferente trovarsi ancora a fare dopo oltre duemila anni il Mamertino, uno dei vini più amati da Giulio Cesare, il quale ne ha lasciato testimonianza nel De Bello Gallico quando scrive che lo scelse per celebrare nel 46 a.C. la sua terza nomina come console…
… ma a cavallo del passaggio epocale tra il millennio avanti Cristo e quello dopo Cristo sono stati diversi gli intellettuali che hanno onorato tale nettare siciliano, come il geografo Strabone e lo storico Plinio il vecchio, ponendolo in testa alla classificazioni delle migliori referenze dell’epoca: un’eredità della quale sono ben consapevoli alla Tenuta Gatti, la quale a sua volta da due secoli manda avanti tale tradizione, oggi nella cantina in Contrada Cuprani a Librizzi, in provincia di Messina.
Siamo nella stessa area in cui dal 289 avanti Cristo si insediò il contraddittorio ma affasciante popolo dei Mamertini dopo turbolente vicende belliche sovente fallimentari, trattandosi di una genia di mercenari guerrafondai mai domi di origine italica che riteneva di discendere dai popoli di Marte come i Romani che li assoggettarono: forse non la più nobile delle stirpi, ma con il merito di attuare e diffondere la coltivazione della vite e la produzione del vino nel comprensorio di Milazzo eletto a dimora.
Oggi il Mamertino è protagonista di una DOC riconosciuta nel 2004 “esclusiva di soli 34 comuni del messinese compresi in un’area molto ristretta tra i Nebrodi e i Peloritani” in cui rientra la Tenuta Gatti gestita da Nicolas Gatti Russo e dal figlio Franco, impegnati a proseguire le imprese di un’azienda storica fondata nel 1825 da Francis Gatti.
Per Nicolas la Tenuta Gatti ha rappresentato un ritorno, visto che poco dopo essere nato a Librizzi è stato portato dalla madre Rita ancora in fasce in Argentina dove ha trascorso gran parte della propria vita, prima di rientrare in patria nel 2008 con la moglie Paula e i figli “per dare un nuovo slancio all’azienda nel segno dell’enologia di eccellenza”, prendendosi sulle spalle il destino di questa struttura gestita intanto dal padre Francesco.
“La nostra azienda agricola di Cuprani è una fertile tenuta di 217 ettari che si trova adagiata sulle pendici dei Monti Nebrodi, in uno scenario naturale di grande bellezza, tra l’Etna e le isole Eolie” spiegano dall’azienda, “un angolo incontaminato di Sicilia autentica, che racconta, già a partire dal lontano 1825, la storia di cinque generazioni di famiglia e del nostro forte, indissolubile e tradizionale rapporto con questa terra generosa; Cuprani ospita una grande varietà di piantagioni: vigneti, agrumeti, castagneti, noccioleti ed anche boschi ma, da sempre e tra tutte le coltivazioni, quelle dell’ulivo e della vite rappresentano una vocazione naturale del territorio, da tempi remoti ed un importante impegno familiare del quale andiamo particolarmente fieri”.
Il Mamertino Rosso nella sua espressione classica è frutto dell’unione dei vitigni Nero d’Avola e Nocera, come avviene per Tenuta Gatti nel Curpanè che sfoggia il suo richiamo ancestrale con un bouquet di sottobosco speziato unito a echi antichi di cannella, ribadendo la propria monumentale classicità al palato con mora, lampone, ciliegia e radici di liquirizia.
Elegantemente tannico, è un vino grandioso all’altezza del suo enorme lignaggio.
Il Nocera Sicè Bio consente di puntare i riflettori su questo favoloso vitigno autoctono anch’esso dalle radici millenarie che pur essendo amatissimo dagli intenditori meriterebbe ancora maggior fama: non a caso è il “vino manifesto di Nicolas Gatti Russo” per il quale rappresenta “l’antica Sicilia in un bicchiere”, tanto che il produttore ne è diventato “pioniere e sincero infaticabile ambasciatore”.
Qui i frutti rossi si propongono al naso in una versione più selvatica, impreziosita dall’intraprendenza del pepe nero e dal suadente tocco dei chiodi di garofano, in bocca si avvertono melagrana, mora di rovo, prugna, amarena in sciroppo, mentre la beva è esaltata da una golosa acidità e una chiara mineralità.
Il Mamertino è anche Bianco come nel caso del Catalina che assembla Insolia e Grillo producendo all’olfatto sensazioni di frutta matura e passita a polpa gialla, mentre il gusto riconosce limone, ananas, kiwi giallo e un tocco di alloro e ruta.
Molto sapido e dotato di intensa acidità, irretisce con la sua clamorosa facilità di beva affatto banale, intrisa com’è di una coraggiosa impronta amaricante che contribuisce al suo straordinario eclettismo negli abbinamenti gastronomici.
Abbiamo chiesto un approfondimento proprio a Nicolas Gatti Russo: lo ha fatto nel video che segue.
Info: https://www.tenutagatti.com/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/tenuta-gatti/