Teroldego di Vindimian, la collocazione storica dell’autoctono trentino
Quando sentite parlare di Teroldego – se ne sentite parlare, visto che i media, colpevolmente, poco ne parlano –, prestando attenzione vi accorgerete che immancabilmente insieme al nome del vitigno autoctono trentino si cita anche la Piana Rotaliana, situata nell’area settentrionale della provincia di Trento. Infatti la doc di questo vino riporta come dicitura proprio Teroldego Rotaliano.
Sembrerà dunque un’eresia sentir parlare di Teroldego fuori da questa zona, come nel caso della famiglia Vindimian che vinifica le proprie uve dal 1880 tra Lavis e Pressano (sempre a nord di Trento ma nella val d’Adige), tra le quali proprio quelle dell’autoctono in questione.
Se però si approfondisce la storia migratoria del vitigno, si scopre che in realtà, secoli addietro, proprio la zona di Lavis era quella nota per la coltivazione e vinificazione del Teroldego. A riportare alla luce questa affascinante vicenda è stata Proposta Vini, l’azienda trentina che distribuisce sì vino ma anche e soprattutto Cultura. Grazie a un incontro avvenuto nelle scorse settimane infatti è emersa non soltanto tutta l’importanza di tale vino identitario del Trentino, ma anche la ricchezza di sfumature geo-storiche di cui è intriso.
Alla prova del palato, è un vino profondo e intenso che ti trascina prima nelle viscere della terra da cui attinge fermenti minerali, per poi riportarti in superficie, tra una natura evocativa che nel bicchiere si traduce in un carattere selvaggio, irregolare, impossibile da inquadrare in un canone enoico: spezie e pepe ingentiliscono questo nerboruto tumulto rustico, donando un’esperienza davvero sorprendente. Un vino da preferire a mille altri più famosi: ah, cosa si perdono i wine lover modaioli, se inseguono calici à la page invece di tuffarsi in un nettare di simile fascino cui difetta soltanto l’attenzione mediatica.
Dopo quattro generazioni, oggi è Rudi Vindimian a portare avanti la tradizione di famiglia: a lui abbiamo chiesto di spiegarci davanti alla telecamera questo grande vino irrequieto che lui produce “in zona Carlovi a Pressano (Lavis) sulla via imperiale romana Claudia Augusta”, dove “cresce su 3.400 metri quadri di terra rossa”.
Info: www.vindimian.it
Distribuzione: www.propostavini.com