Tischi Toschi, l’osteria di culto che presidia il cibo tipico identitario a Taormina
L’osteria Tischi Toschi è certamente da considerare un’oasi di profondità culinaria nel panorama generale della ristorazione di Taormina troppo votato alla superficialità dell’offerta turistica, anche se il locale nella sua gestione sembra certe volte adagiarsi sul consenso ecumenico di pubblico e stampa di cui gode, a volte acritico ma in buona parte merito dell’indubbia capacità comunicativa del suo istrionico titolare Luca Casablanca.
Trascureremo di spiegare la ragione del nome del locale che tanto ha colpito gli estensori di commenti digitali, per concentrarci su ciò che arriva in tavola.
Molto personale la proposta dello Scauratello definito “la nostra insalata tiepida di Tonno: dal verbo scaurári, raschiare, si intende la pratica del ripulire per benino le lische dei grossi pesci dalle carni ancora attaccatevi dopo sfilettatura e sporzionamento; eh già, si prepara coi ritagli di pesce azzurro, possibilmente Tonno o Alalunga (un cugino del tonno)”.
Poi un passaggio da piatti di varia provenienza regionale, per approdare a una vera specialità della casa, le polpette, eccellenti sia nella versione con il finocchietto che in quella con tonno e cipollata.
Sempre a proposito di scambi culturali, la pasta col Cavolo Trunzo ci fa venire in mente una vera leggenda della cucina slow food siciliana, Saro Grasso, titolare della magnifica osteria 4 Archi a Milo in provincia di Catania, al quale va il merito di essersi speso allo spasimo per salvare dall’oblio l’ortaggio citato e valorizzarlo con commovente impegno ogni giorno. Il cameriere che ci ha servito ha ammesso infatti l’amicizia che intercorre tra Casablanca e Grasso.
Tra i primi della casa, brillano invece per personalità le Tagliatelle al ragù di Alalunga, dalla perfetta cottura e stimolante sapidità.
Andando ai secondi spicca la freschezza del pesce in ogni declinazione, da lodare sia per la presenza di varietà meno comuni e non facili da trovare nei ristoranti, sia per le preparazioni sempre attente dove primeggiano ricette tipiche siciliane oggi poco di moda.
Apprezzabile la cura di un dettaglio non da poco come la qualità del pane: qui viene proposto quello casereccio autentico in stile isolano, fragrante e consistente, dal forte sentore di grano buono.
Molto ricercata la carta dei vini che permette così un interessante viaggio nelle produzioni artigianali regionali e qualche notevole scoperta, come l’ottimo Grillo in purezza della cantina Siquelia di Palermo.
Abbiamo cercato di approfondire certi temi chiedendo di parlare con l’oste, ma quando lo abbiamo raggiunto personalmente nel locale era preso a scherzare con un amico di passaggio e non ha mostrato interesse per raccontarci la sua filosofia di lavoro, né per operare con noi quella divulgazione culturale che in altre sedi sostiene di esercitare.
Un vero peccato, perché l’esperienza in questo locale potrebbe (e dovrebbe) essere ben più preziosa di quanto già non sia sul piano meramente organolettico.
Info: https://www.tischitoschitaormina.com/