Torre dell’Orologio e Museo del Tempo, una Ragione per visitare Mantova
E’ lì, a scandire il divenire del tempo, dal 1473, la Torre dell’Orologio di Mantova, eretta su un progetto di Luca Fancelli, commissionata dal marchese Ludovico II, mentre l’antico orologio che le dà il nome è opera di Bartolomeo Manfredi, il quale lo creò attingendo al suo sapere negli ambiti della meccanica e della matematica, anche se nella corte dei Gonzaga si faceva valere come astrologo.
La bellezza architettonica dell’edificio è innegabile, così come il pregio artistico del quadrante dell’orologio fregiato da numeri romani, segni zodiacali, ore planetarie, giorni della Luna, posizione degli astri.
Ma la struttura emana un fascino che va oltre, come se avesse catturato il segreto dell’eterno divenire.
Sarà merito del Museo del Tempo e della sua Misura, allocato all’interno della Torre, cui si accede dal Palazzo della Ragione, dove “è allestita una prima esposizione degli oggetti e degli ingranaggi tralasciati o sostituiti nel corso del tempo da chi mise mano all’orologio”.
In esposizione, “la corona quattrocentesca, le lancette, i segni zodiacali in rame sbalzato, il pendolo del Fontana e inoltre le due strutture ottocentesche in legno e lamiera intagliata che, ruotando dietro le finestrelle ottagonali (vedi foto a lato), consentivano la lettura anche notturna dell’orologio”.
Dal sito del comune un invito irresistibile: “la visita è assolutamente consigliata sia per ammirare i meccanismi della macchina dell’orologio, ma anche per il panorama mozzafiato che si apre all’ultimo piano della torre dove si coglie una delle viste più belle della città spaziando con lo sguardo ai laghi che circondano Mantova”.
Aggiungiamo il contributo di pannelli che raccontano la storia dell’orologio in tutte le sue mutazioni…
… nonché della Sala del Meccanismo dove si può ammirare il complesso sistema meccanico che porta al funzionamento di un orologio, grazie a una grande ricostruzione fatta nel 1989 dal maestro Alberto Gorla, seguendo lo schema originale ideato per i Gonzaga dal citato di Bartolomeo Manfredi. Emoziona sapere che alcuni dei suoi componenti sono quelli originali del 1473, in ferro lavorato a mano.
In questo modo nel silenzio austero della torre è possibile ascoltare il battere del tempo. Imperdibile il momento in cui il meccanismo si mette in funzione in maniera eclatante, come prendendo vita: siamo riusciti a catturare questi istanti con la nostra telecamera.
Godibilissime le massime sul tempo dei grandi pensatori della Storia, come Einstein e sant’Agostino.
Poiché ogni tanto la struttura è sottoposta a restauro e quindi chiusa, vi offriamo noi lo spettacolo intellettuale che offre ai suoi visitatori.
Info: www.comune.mantova.gov.it