Tradizioni gastronomiche della Befana
Le tradizioni legate alla Befana sono pratiche che affondano la loro origine nelle culture antiche e nei riti legati all’inverno. In un assetto in cui l’uomo era fortemente legato alla natura e agli eventi climatici, i riti propiziatori assumevano un ruolo importantissimo, specialmente in vista del risveglio primaverile, e si realizzavano nei culti di matrice agraria. Le pratiche cristiane diffusesi successivamente conservarono alcuni dei tratti caratteristici di quelle pagane (come, in alcuni luoghi, il rito di bruciare un fantoccio con le sembianze di una vecchia signora).
Questi riti arcaici arrivati fino a noi conservarono per molto tempo il loro carattere propiziatorio; soprannominati le “befanate”, avevano lo scopo pratico di scacciare il male per assicurarsi un buon anno, soprattutto dal punto di vista produttivo. Chiaramente rientravano in questo grande calderone di superstizioni anche alcune pratiche che avevano come protagonista il cibo, come per esempio la questua alimentare fatta di porta in porta dai ragazzi della comunità.
Dal punto di vista gastronomico sono numerose non solo le pratiche conservatesi fino a noi ma anche preparazioni gastronomiche o alimenti, ne sono un esempio i legumi e il maiale, impiegati per celebrare questa festa.
Immancabile è inoltre in molte località la “torta dei magi”,torta o focaccia contenente piccoli oggetti (o anche monete o fave) che portano soldi e fortuna a chi li trova nella propria fetta, uno degli esempi meglio conservati dal punto di vista culturale delle pratiche dell’antica Roma.
Per la gioia dei bambini come non ricordare inoltre le innumerevoli varietà di dolci che costellano il territorio italiano e si differenziano da zona a zona; ne sono alcuni esempi i Befanini in Toscana (frollini aromatizzati con agrumi e rhum), la Fugassa d’la Befana, dolce che somiglia molto ad una margherita ed è tipico del Piemonte.
Anche per questa festa l’uomo ha saputo conciliare le pratiche religiose, superstiziose e materiali (perché esorcizzare l’anno produttivo imminente era un’esigenza pratica) con le proposte gastronomiche confermando, ancora una volta, il forte legame che lo lega con il cibo e l’importanza che quest’ultimo ha da sempre assunto nella vita quotidiana, divenendo simbolo esoterico, religioso, fonte di nutrimento e strumento per festeggiare le ricorrenze e le feste religiose e da ultimo, data la protagonista di questo articolo, premio per i bambini buoni.