Trattoria del Caveoso a Matera, magnifica cucina tipica dentro i Sassi
Nella Matera presa dalla febbre del boom turistico, con sempre più ristoranti che si allontanano dall’identità locale più genuina, rappresenta un approdo sincero e sicuro la Trattoria del Caveoso di via Bruno Buozzi 21, in cui i sapori lucani originali vengono esaltati da una mano molto felice in cucina e dalla sincera passione del titolare Nicola Bianco, il quale tiene sempre presente la memoria della cucina della sua famiglia, riportandola nel presente attraverso la propria sensibilità.
Attenzione per le materie prime e scrupolo etico per la qualità delle preparazioni si traducono così in una delle più straordinarie esperienze culinarie che si possano fare in tutta la Basilicata, in un’atmosfera di rara felice accoglienza esaltata dalla grande cortesia e disponibilità del personale.
Senza dimenticare l’impareggiabile originale bellezza degli ambienti, ricavati dalla pietra del Sasso Caveoso.
Mettendoci a tavola, ottimo il pane di Matera, fresco e al massimo della sua fragranza, attorniato da stuzzicanti taralli.
Impressionano già i primi piatti, a partire dai Cavatelli con peperoni cruschi, con cacioricotta e mollica fritta, fenomenali nel combinare la componente casearia con quella vegetale, in un misto di dolcezza e vigore.
Da applausi le Orecchiette alla Materana, con ottima salsiccia di maiale, buonissimi funghi cardoncelli e magnifico pomodoro: pasta dalla consistenza eccezionale, vero trionfo di gusto.
Non sono da meno i secondi piatti.
Strepitosi gli Involtini di lonza di maiale alla brace bardati con pancetta nostrana, farciti di mollica di pane aromatizzata alle erbette e crema di peperoni cruschi.
Indimenticabile il tradizionale Baccalà dell’Immacolata, fatto in umido, con patate, pomodoro, cipolla, alloro e olive: un’esplosione organolettica che ci ha lasciati senza parole, forse la più buona ricetta mai provata con questo pesce.
Strabilianti perfino i contorni, come la clamorosa cicorietta ripassata con aglio e olio, di una ghiottoneria unica.
Da sottolineare l’assoluta perfezione di una gloria della cucina locale che però non sempre viene proposto al suo massimo, come il peperone crusco: qui invece lo abbiamo trovato ai vertici delle potenzialità, con una croccantezza inarrivabile.
Il pasto è stato accompagnato da un’autentica rivelazione enoica, il vino Recepit tratto da un vitigno autoctono dimenticato e soltanto di recente ritrovato e valorizzato, il Guarnaccino: a produrlo, la cantina 600 Grotte di Chiaromonte, in provincia di Potenza. Sorprende l’eleganza del bouquet, mentre il palato è conquistato da un velluto sensoriale, tra tocchi di liquirizia e toni abboccati, fino a una dolcezza suadente di grande personalità.
Molto apprezzato il rigore di proporre le uve di Guarnaccino in purezza e di vinificarle in acciaio.
Chiusura trionfale con un tris di dolci di inaudita golosità.
La crema Chantilly viene servita in un vasetto di vetro, arricchita da mousse di frutti di bosco, cioccolato e amaretti sbriciolati.
Più territoriali invece la pazzesca Infornatina di ricotta, composta da uova e zucchero, senza farina, con aggiunta di cannella e cioccolato, nonché la Ricotta mantecata, con marmellata di fichi e mandorle tostate, un capolavoro.
Eccellente il liquore di alloro della casa, ma ci sono anche il limoncello e quello alla liquirizia, sempre artigianali.
Uno dei pasti più entusiasmanti che si possano immaginare, certamente imperdibile se ci si trova a Matera.
Nel video che segue, un compendio visivo di quanto provato.
Info: http://www.ristorantedelcaveoso.it/