Trattoria Da Nadae a Villadose (RO), vera cucina familiare del Polesine
Se il Polesine è un emozionante luogo dell’anima è anche grazie a locali come la Trattoria Da Nadae, in cui la ristorazione è ancora intrisa di tradizione e quindi del calore umano della famiglia e delle storie personali, tanto da rendere ogni piatto un pezzo della memoria locale e un’esperienza di vita.
La trattoria si trova in via Garibaldi 371 a Canale di Villadose, in provincia di Rovigo, dove si propone di portare in tavola le autentiche ricette tipiche del Polesine.
La storia del locale profuma di provincia sana di una volta, dato che “nasce all’inizio degli anni ’50 grazie alla passione del signor Natale per le ricette tipiche del Polesine a Canale di Villadose e prende il nome dall’affettuoso nomignolo Nadae che gli era stato dato dai suoi concittadini”. Da allora “ciò che è rimasto sempre invariato negli anni, nonostante il cambio di gestione, prima data al figlio e poi passata alle due nipoti Gabriella e Mariuccia le attuali titolari, è l’amore per una terra ricca di sapori e di tradizioni”.
Le portate confermano la filosofia del locale.
E’ appagante già la focaccia calda che dà il benvenuto.
Sarde in saor strepitose, dai sentori marini pronunciati, amabilmente dolci, con delle cipolle pazzesche.
Le schie, gamberetti di laguna, sono pura poesia, nella fusione tra la croccantezza della frittura e la dolce sofficità della polenta che li accompagna.
Eccezionali gli Scampi alla busara, con la polenta morbida che si insaporisce tantissimo grazie ai succhi del crostaceo: eccezionali.
Le caramelle di branzino hanno un impasto molto consistente e un ripieno irresistibile: eccellente il pesce dell’intingolo.
Il Baccalà arrotolato al forno è da urlo, con un fenomenale sugo bianco. “Il segreto è il latte e fare in modo che il pesce in tecia non si asciughi”, spiega Gabriella Corsetto che presiede la cucina, la quale aggiunge un ricordo personale: “questa ricetta la facevano la mamma e la nonna, poi la prima è venuta a mancare prematuramente, trentatré anni fa, così mi sono dovuta rimboccare le maniche”.
Il fritto misto è leggero e molto goloso.
Strepitose perfino le patate fritte.
Sorprende il Prosecco di Conegliano sfuso della casa. Gran bouquet floreale, perlage denso ma elegante, acidità bilanciata, bel tocco zuccherino, sorso pastoso che accompagna perfettamente tutto il pasto.
Ottimo l’olio extravergine di oliva al tavolo, del noto frantoio ligure Sommariva.
Sublime in chiusura il tiramisù: asciutto, non troppo imbibito di caffè, davvero unico.
Da non perdere anche la zuppa inglese, rustica, solida, con l’alchermes in evidenza.
Per capire le radici profonde del Polesine, è d’obbligo un passaggio in questa trattoria, anche per comprendere quale sia la vera alta cucina italiana.