Trattoria Salvatore Talarico, l’ultima vera “putica” di Catanzaro
A Catanzaro chi capisce di cibo e di società lo afferma con convinzione: l’ultima vera putica rimasta in città è la Trattoria Salvatore Talarico.
Per putica si intende “la classica osteria catanzarese in cui in passato si poteva consumare il morzello e qualche altro piatto, bevendo vino sfuso non di rado mescolato con gassosa”, come ha spiegato Nicola Fiorita sulla Guida alle Osterie d’Italia di Slow Food nell’edizione del 2012, raccontando che “fino alla metà degli anni Settanta ci si imbatteva spesso in questo tipo di locali”, mentre “oggi rimangono due soli locali che possono essere considerati a tutti gli effetti delle putiche”.
I due locali appartenevano a due fratelli della famiglia Talarico, Santo e Salvatore, ciascuno titolare di una propria putica. Nel 2015 però Santo ha deciso di mettersi a riposo, chiudendo il suo locale collocato nella Scesa Poerio, giusto un anno prima di venire a mancare.
Così a tenere alto il vessillo della più autentica tradizione gastronomica catanzarese è rimasto il solo Salvatore Talarico, nella sua trattoria di via Alessandro Turco 16.
Al cui ingresso, scarno come il resto del locale, campeggia a lettere cubitali la scritta “morzello”, italianizzazione del piatto catanzarese più tipico e identitario, il Morzeddhu, interiora cotte per ore in un pentolone, immerse in un denso sugo piccante (http://www.storienogastronomiche.it/u-morzeddhu-il-piatto-tipico-identitario-di-catanzaro/).
La preparazione del Morzeddhu parte di buon mattino e con la sua magnifica fragranza contrassegna il carattere olfattivo del locale. Si cucina così presto non soltanto per la lenta cottura, ma anche perché il suo consumo non è strettamente legato all’ora di pranzo, ma inizia a metà mattinata per allungarsi fino al pomeriggio, di solito fino al suo esaurimento che si compie puntualmente ogni giorno.
La maniera tradizionale di mangiare il Morzeddhu è inserendone un’abbondante quantità in un quarto di Pitta, grande forma di pane circolare in grado di assorbire con la sua mollica il ricco intingolo della preparazione, trasformandosi in una delle più clamorose bontà del Paese, da sbranare afferrandola con le mani, godendo del sugo che cola sulle gote.
Per chi non riuscisse o volesse affrontare questo piatto impegnativo, non mancano ottime alternative. Come l’eccellente carne di maiale cotta alla perfezione…
… magari con un contorno di sublime pomodoro dalla fitta consistenza, servito in maniera molto originale, con l’ortaggio tagliato perfettamente a metà, adagiato su un velo di olio extravergine di oliva, con accanto un rametto di origano servito a parte.
Tutto viene annaffiato dal vino della casa, onesto e di buona beva, perfettamente funzionale al pasto.
L’ambiente scarno sa di sincerità, mentre i prezzi, bassissimi, profumano di onestà. Non a caso il locale è meta di avventori a tutte le ore, turisti ma anche tanti del posto, oltre al cospicuo numero di fedeli clienti che all’ora del pranzo arrivano dal vicino Tribunale.
Nel video qui sotto, immagini che fanno fantasticare il tripudio di sapori offerti da questo locale da annoverare tra quelli imperdibili in Italia.
Info Pagina Facebook: Trattoria Salvatore Talarico