La vera polenta taragna: come prepararla a casa
I Valtellina è il nome di uno storico ristorante milanese. Per raggiungerlo bisogna dirigersi verso la periferia est della città, fiancheggiando il Parco Forlanini dalla parte di via Corelli: all’entrata del parco, in un’antica corte lombarda ben restaurata, troverete l’ingresso.
Lontano dalla modernità e dal design che definisce i locali di lusso cittadini, il posto si caratterizza per il suo stile che assomiglia più a quello di una bellissima casa di campagna, arredata con tantissimi piccoli e preziosi oggetti della vita e della cultura contadina dei secoli scorsi.
Attrezzi per la lavorazione dei campi, del formaggio, per la produzione del vino, macinini per le spezie, orologi, sculture in legno, libri, ritratti, conserve. Inoltre, un delizioso piccolo museo che racconta la storia della famiglia Manfredi e della terra da cui proviene: la Valtellina, appunto.
Ricca di sapori antichi, la cucina valtellinese è famosa per diversi piatti tipici, dai primi al dolce: pizzoccheri, sciatt, polenta taragna, formaggi come il bitto e il casera, salumi come la bresaola o la slinziga, la carne di cervo e di capriolo, dolci come la bisciola.
Scopriamo oggi come si prepara la polenta taragna, un piatto tipico della cucina valtellinese che si trova però anche nel bresciano e nelle valli bergamasche.
La taragna si prepara con una miscela di farina di mais e di farina di grano saraceno che le conferisce quel caratteristico colore scuro, mentre per la cremosità si aggiungono, a cottura ultimata, il burro e il formaggio casera, prodotti tipici di alta montagna che le attribuiscono la giusta elasticità. Il suo nome deriva dal mestolo di legno con cui viene rimestata nel paiolo che in dialetto si chiama tarel.
Ricetta della polenta taragna
Ingredienti per 4 persone
- 300 gr. di farina di grano saraceno
- 200 gr. di farina di mais
- 250 gr. di formaggio Casera
- 150 gr. di burro
- sale grosso
- 2 litri
Preparazione
- Mettete 2 litri d’acqua a bollire in una pentola. Quando l’acqua sta per raggiungere la temperatura di ebollizione (si iniziano a formare le bollicine sul fondo della pentola), salate e versate a pioggia la farina, precedentemente miscelata, rimestando con il mestolo di legno o con una frusta, per far sì che non si formino grumi e che l’impasto sia ben amalgamato.
- Quando comincia ad addensare, aggiungete il burro.
- Il tempo di cottura, a meno che non si utilizzino farine precotte, varia – a seconda delle ricette – da 45 minuti a 2 ore; perché la crema raggiunga la giusta consistenza si consiglia di controllare la cottura per trovare la densità desiderata. Inoltre, essendo tempi molto lunghi, si consiglia di continuare a mescolare l’impasto perchè non si attacchi sul fondo della pentola che va chiusa con un coperchio, per non disperdere calore.
- A fine cottura, aggiungete fettine o cubetti di formaggio casera, rimestando per farlo sciogliere. Togliete dal fuoco e servite come piatto unico o accompagnato con funghi porcini trifolati o brasato di selvaggina. Non fatevi mancare un bicchiere di buon vino rosso.