Con i vini bianchi Villscheider, la freschezza enoica dell’Alto Adige
La produzione di Villscheider sembra beneficiare del fascino dell’omonimo maso intorno a cui si sviluppa, “in posizione collinare sopra la città di Bressanone, a 700 metri di altezza sul mare, a due passi dal Sentiero delle castagne e dal Sentiero dei Santi d’Europa che conduce alla chiesetta di San Cirillo”.
Qui dal 1997 la proprietà è nelle amorevoli mani di Florian Hilpold che vi ha creato l’azienda agricola gestita con la famiglia, in principio concentrata sull’allevamento e soltanto in seconda battuta su frutticoltura e viticoltura.
Quest’ultima attività ha acquistato sempre maggiore rilevanza nel tempo, fino a diventare quella principale, affiancata da ristorazione e accoglienza.
La vitivinicoltura viene praticata in maniera autarchica, con una profonda convinzione verso le peculiarità del territorio, tanto che l’azienda ha aderito alle organizzazioni Vignaioli della Valle Isarco, Vignaioli dell’Alto Adige e Consorzio Vino Alto Adige.
La ricerca viene condotta anche in ambito intellettuale, come quella di natura semantica che ha portato a individuare le radici etimologiche di Villscheider nella lingua ladina, con il significato di “falciare il campo con la falce”, da cui si spiega perché nel logo della cantina campeggia una falce stilizzata.
Uguale rigore nella natura dei vini imbottigliati, tutti rigorosamente da uve a bacca bianca vinificate in purezza, con maturazione svolta esclusivamente in acciaio.
Tre le varietà, Sylvaner, Kerner e Riesling, le quali “si distinguono per la loro freschezza ed eleganza dai toni fruttati”.
Il Sylvaner si presenta con un bouquet floreale dagli echi di roccia, questi ultimi prodromici del carattere minerale del vino dispiegato anche sul palato, dove emergono fichi e litchi. Buona acidità e persistenza, nel finale la sua sensibile salinità di mescola a un’intrigante nota zuccherina.
Il Kerner ha profumi intensamente linfatici.
Il suo un ingresso gentile lascia apprezzare la propria salinità, sulla quale si innestano sentori di mela renetta e susina.
Interessante l’acidità, elevata la persistenza.
Il Riesling ha un bouquet così intensamente minerale da richiamare perfino sensazioni ipogee, mentre qui più forte si avvertono tanto l’acidità quando la sapidità.
Al palato si sviluppa una complessità aromatica che richiama ananas, pera e olivello spinoso.
Corpo flebile, intensa lunghezza.
Non è un caso che il distributore Proposta Vini lo abbia inserito nel novero dei Vini Estremi.
A parlarci di questi vini è proprio Florian Hilpold, davanti alla nostra telecamera, nel video qui sotto.
Info: http://www.villscheider.info/das-weingut/?lang=it
Distribuzione: http://www.propostavini.com/ricerca-prodotti/?q=Villscheider