I vini “estremi” italiani
Sulla sabbia, in alta quota, su scomodi terrazzamenti: certe coltivazioni della vite avvengono in condizioni davvero estreme.
“I Vini Estremi sono vini eroici, figli della fatica, del sudore, della laboriosità dell’uomo; sono prodotti in zone spesso sconosciute, geograficamente impervie, talvolta impossibili e coltivati in minuscoli fazzoletti di terra strappati alla montagna, alle rocce, al mare”: partendo da questo presupposto, l’azienda trentina Proposta Vini ha deciso di riunirli sotto un marchio e distribuirli, al fine di promuoverne la conoscenza.
“Dal Trentino-Alto Adige alla Sardegna, dalla Valle d’Aosta all’isola di Pantelleria, dalla Valtellina alla Costiera Amalfitana e alla Costa Viola, dalle Cinque Terre alle pendici dell’Etna, l’antica Enotria vanta una miriade di vitigni che sono sopravvissuti alle guerre, alle pestilenze, al flagello della fillossera. Vitigni che, grazie alla tenacia e alla passione di alcuni piccoli-grandi vignaiuoli, sono stati strappati all’oblio e che ancor oggi sono in grado di regalarci dei vini straordinari. Vini carichi di storia e di suggestioni, vini rari (a volte la produzione è di poche migliaia di bottiglie) e preziosi che si fanno apprezzare da quanti amano i vini autentici, in contrapposizione ai vini-fotocopia che oggi imperversano in ogni angolo del pianeta”.
Andiamo a conoscere allora i più interessanti vini estremi italiani con Gianpaolo Girardi di Proposta Vini: una carrellata ricca di scoperte gustose e note storiche fulminanti.
Info: www.propostavini.com